Incendio doloso alla Cavallerizza Reale di Torino

L'incendio ha distrutto una parte del tetto e alcuni locali del primo piano. In particolare sono andate distrutte le stanze utilizzate come archivio e sala biliardo. Nessuno dei presenti ha subito danni

Incendio doloso alla Cavallerizza Reale di Torino

Un incendio doloso ha distrutto parte della Cavallerizza Reale, storico e importante complesso architettonico situato nel centro di Torino. La struttura, dichiarata patrimonio dell’Unesco, è stata devastata dalle fiamme, divampate attorno all’una e mezza: l’incendio si è propagato al primo piano del “Circolo Beni Demianiali”, un centro ricreativo che si trova a poca distanza dall’ingresso di via Rossini. Sul posto sono giunti immediatamente i vigili del fuoco, i carabinieri e la polizia municipale. Il rogo ha distrutto i magazzini, ma per fortuna il resto degli edifici non è stato raggiunto e non si sono verificati altri danni. All’interno del cortile della Cavallerizza vi erano circa duecento persone, presenti sul luogo per assistere ad un concerto di musica jazz.

Ancora non si conoscono le cause del gesto e la polizia indaga per scoprirle. Quello che è certo è che l’incendio è di origine dolosa e a testimoniarlo, anche il racconto di alcuni presenti che hanno detto di aver visto all’interno del Circolo dei rotoli di carta imbevuti di liquido infiammabile. Fortunatamente nessuna persona ha subito danni, ma l’incendio ha danneggiato buona parte del tetto e dei locali dei piani inferiori. Le stanze che hanno subito maggiori danni sono state quelle dedicate all’archivio e alla sala biliardo. Ancora non è stata fatta alcuna stima dei danni provocati dal rogo, ma di certo non sono indifferenti, visto che per procedere al ripristino dei luoghi danneggiati ci vorranno tante di quelle autorizzazioni che passerà sicuramente del tempo.

I vigili del fuoco stanno ancora lavorando per accertare qualsiasi elemento che possa condurre a far luce sulla vicenda e hanno messo l’area sotto sequestro, per evitare contaminazione sulle tracce. Le ipotesi degli investigatori non escludono che si possa trattare di un gesto intimidatorio lanciato verso il gruppo di persone che occupano da tempo la struttura per impedire la vendita del complesso architettonico da parte del comune. Per il momento non è vi è alcuna conferma e i carabinieri stanno procedendo per verificare qualsiasi ipotesi. Un bene prezioso è stato nuovamente oggetto di vandalismo e rovinato; è il caso di dire che nel nostro paese i beni storici forse non sono presi abbastanza in considerazione.

 

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