Il Vaticano redarguisce Grillo: "Nessuna esclusività sul messaggio francescano"

"Mamma mia. Qualcuno che si possa identificare con il messaggio di San Francesco? San Francesco si identificava con Cristo, lui sì che è stato la vera immagine di Cristo". Il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, ha lanciato il suo anatema.

Il Vaticano redarguisce Grillo: "Nessuna esclusività sul messaggio francescano"

Il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, non ha apprezzato l’epiteto di Beppe GrilloSiamo noi i veri francescani” scagliato durante la marcia Perugia-Assisi per il reddito di cittadinanza: parlando a margine delle iniziative per l’inaugurazione del Santuario della Spogliazione ad Assisi, Pietro Parolin ha sentenziato sull’obiettivo mancato. “Nessuno può pretendere di avere l’esclusiva del messaggio francescano. Sono contento che i politici si richiamino a San Francesco, ma che ci si autodefinisca veri francescani non si può dire”.

Il comico padrone del marchio M5s ha sottolineato di aver fondato il proprio soggetto politico nel giorno di San Francesco: dichiarazione riciclata dal momento che Grillo ha espresso la propria vicinanza ideologica al modello francescano più volte, visualizzando nell’umiltà e nella modestia, due doti imprescindibili per un politico.

Monsignor Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato vaticana, ha catalogato la frase di Grillo come una battuta, sottolineando: “Lui parla solo di cittadinanza: che c’entrano i Francescani? La Chiesa non entra nelle querelle politiche”. Il Monsignor non ricorda la continua ingerenza del Vaticano prima, durante e dopo l’approvazione di leggi non gradite, su tutte le unioni civili. Potremo girare la frase al Vaticano, neppure loro sono nella posizione di poter ambire al monopolio francescano con la loro IOR e il lusso aggettante di cui amano circondarsi.

Grillo e il vescovo di Assisi, Domenico Sorrentino, non si sono incontrati: “La ricerca del consenso fa parte delle logiche della politica, ma la Chiesa deve stare attenta a non farsi strumentalizzare” ha detto Sorrentino. L’avvicinamento tra M5S e Chiesa cattolica, vista l’intervista di Grillo ad “Avvenire” nell’aprile scorso, pare in arresto. Nella marcia di sabato Beppe Grillo è tornato nei panni dello showman e leader, alternando bordate a Matteo Renzi, a lunghe conversazioni con gli attivisti. Sulle scuole private, il leader M5S non intende perseguire alcun taglio dei finanziamenti dicendo: “Non sono contrario alle scuole private, anche i miei figli le hanno fatte”.

Il tema centrale è stato il rilancio del reddito di cittadinanza: nella proposta M5S il sostegno economico è riconosciuto a chi si trova a rischio di povertà, ovvero oltre 9 milioni di italiani – 3 milioni di famiglie – che non raggiungono i 9.360 euro l’anno. Renzi da Milano, sottolinea come il progetto pentastellato si contrapponga all’articolo 1 della Costituzione: “Noi siamo per il lavoro che è dignità e non per l’assistenzialismo”. Peccato che il lavoro sia un ectoplasma.

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