La notizia che l’abito indossato durante la serata degli Oscar 2015 dall’attrice Lupita Nyong’o era stato rubato dalla sua stanza d’albergo ha fatto immediatamente il giro del mondo.
L’abito, una creazione esclusiva firmata Calvin Klein, è completamente ricoperto di perle in ogni sua parte, tutte ovviamente cucite a mano. Era stata l’attrice stessa a confermare sul red carpet degli Oscar che l’abito era composto da 6mila perle Akoya, ed il suo stilista si era affrettato a confermare l’alto valore dell’abito, stimato intorno ai 150mila dollari.
Il 25 febbraio l’attrice aveva lasciato il vestito nella sua camera d’albergo, ed al suo rientro non lo ha più trovato. “Un portavoce dell’attrice Lupita Nyong’o ha denunciato il furto dell’abito di Calvin Klein che l’attrice aveva indossato durante la notte degli Oscar“, aveva annunciato il vide sceriffo John Mitchell della stazione di West Hollywood. “Il vestito è stato preso dalla stanza che l’attrice occupava al London Hotel a West Hollywood“, confermava il vice.
Le indagini sul furto erano subito risultate difficili, dato la totale assenza di telecamere di sorveglianza all’interno dell’hotel ed il dubbio che l’abito fosse stato preso mentre le donne delle pulizie si stavano occupando della camera con la porta aperta, un furto dovuto quindi all’occasione e non premeditato.
Il caso si è risolto però velocemente ed in maniera inaspettata: il vestito è stato riportato dal ladro stesso all’hotel dove era stato rubato. L’abito è stato messo dentro un sacco della spazzatura e riportato venerdì nel luogo del furto. “Un tizio ci ha chiamati verso le 2 e mezza del pomeriggio dicendo che aveva preso il vestito dalla stanza di Lupita dopo aver visto che la porta era semiaperta“, riporta il sito TMZ, il primo a riportare la notizia.
Il ladro ha anche rivelato un grande colpo di scena, che ha spiegato il motivo della restituzione della refurtiva. Dopo aver rimosso diverse delle 6mila perle ed averle portare da diversi gioiellieri esperti per farle valutare, queste sono risultate assolutamente false.
Una fonte vicina a Francisco Costa, il direttore creativo di Calvin Klein, ha affermato: “Qualcuno di Clavin Klein ha mai affermato che fossero perle vere? Pensavo che tutti sapessero che erano finte, evidentemente non è così.”
Pare infatti che l’unica persona a sostenere che le perle erano vere era stata lo stilista dell’attrice, chiaramente per elevare il prestigio dell’abito indossato dalla sua cliente, attirando però così le attenzioni di alcuni malintenzionati.
La vicenda si è risolta comunque nel migliore dei modi e Lupita, vincitrice lo scorso anno di un Oscar come miglior attrice non protagonista per il suo ruolo in “12 anni schiavo“, ha potuto tirare un sospiro di sollievo.