Il Garante dei detenuti: "Dell’Utri sta male, non può stare in carcere"

Secondo il Garante per i detenuti, le condizioni di salute di Marcello Dell'Utri non sarebbero compatibili con il carcere: dopo il diniego della Cassazione l'ex senatore si gioca la carta della detenzione domiciliare.

Il Garante dei detenuti: "Dell’Utri sta male, non può stare in carcere"

Secondo il Garante nazionale per i detenuti le condizioni di salute di Marcello Dell’Utri non sarebbero compatibili con il carcere: l’ex senatore è ricoverato nel reparto G14 del carcere di Rebibbia, l’infermeria. Il garante informa che vi è seria preoccupazione per le condizioni evidenziate in atti documentali e si auspica che ogni decisione in merito al suo caso, da parte della Magistratura di sorveglianza, non vada al di là di tempi ragionevoli, al fine di tutelare la sua salute, che referti medici riportano come particolarmente critica.

Il tribunale di sorveglianza si è riunito per la prima volta il 27 settembre 2016 per decidere in merito alle sue condizioni: il Garante ha auspicato che la decisione dei magistratinon sia dilazionata e che siano debitamente acquisiti tutti gli elementi dell’indagine sanitaria svolta, per una valutazione completa che certamente non si limiterà a mere sintesi conclusive”.

L’ex senatore condannato per favoreggiamento a Cosa nostra ha effettuato più di trenta analisi – sopratutto cardiologiche e vascolari – visite e consulenze mediche per verificare se le sue condizioni di salute siano compatibili con la detenzione in carcere. Al tribunale di sorveglianza gli avvocati dell’ex senatore hanno depositato un’accurata istanza.

Occorre ricordare che Marcello Dell’Utri è stato condannato in via definitiva a sette anni di carcere per concorso esterno a Cosa nostra, è stato arrestato dopo due mesi di latitanza a Beirut, in Libano. Era detenuto nel carcere di Parma, nel maggio scorso è stato trasferito nel penitenziario romano, per motivi di salute: Dell’Utri è ricoverato nel reparto protetto dell’ospedale Pertini, per una numerosa serie di visite specialistiche.

Fabrizio Cicchitto, deputato del Ncd, dopo averlo visitato ha sentenziato: “la carcerazione di Dell’Utri è una forzatura per le stesse ragioni per cui la giustizia europea ritenne forzate quelle di Contrada” riferendosi alla sentenza della Corte Europea dei diritti umani sul caso dell’ex superpoliziotto Bruno Contrada che non andava condannato per concorso esterno in quanto, quando si era verificati i fatti, il reato non era sufficientemente chiaro. Una situazione in linea a quella dell’ex senatore, che ha tentato un ricorso a a Strasburgo. Dopo aver ricevuto un primo diniego da parte della Cassazione nel luglio scorso, l’ex parlamentare cerca una via d’uscita implorando la detenzione domiciliare per motivi di salute.

Continua a leggere su Fidelity News