La donazione degli organi è uno degli argomenti scottanti sul quale l’ opinione pubblica si è trovata a dibattere negli scorsi anni. Tra religioni che lo vietano ed esperti di fama mondiale che esortano le persone a dobare gli organi in caso di morte al fine di salvare vite umane e che quindi la morte dell’individuo non sia vana, dando la possibilità alla persona ricevente l’organo donato di vivere una vita in salute.
Ebbene in Italia uno dei centri più all’avanguardia è l’Ospedale Molinette di Torino, dove ha sede il Centro Trapianti di Fegato della Città della Salute, diretto dal professor Maurizio Salizzoni. In questo ospedale è stato eseguito con successo l’ennesimo trapianto di fegato. Prelevato all’ospedale San Biagio di Domodossola (Verbania) da una donna di 94 anni deceduta, è servito a salvare la vita di una donna campana di 61 anni. E’ la prima volta che in Italia viene effettuato con successo il trapianto di un organo prelevato da un donatore così avanti con gli anni.
Non tutti sanno che in materia di donazione di organi, è possibile donare il fegato anche da persone che sono in vita: infatti il fegato è uno degli organi, se non l’unico del corpo umano, a riuscire a rigenerarsi e ne basta prelevarne una piccola porzione affinchè cresca e ritorni della misura adeguata all’organismo ospite, in modo da poter tornare ad espletare le sue funzioni nel modo corretto, salvando così vite umane.
L’intervento, che ha visto impegnata tutta l’equipe del professor Salizzoni, è durato tutta la notte tra mercoledì e giovedì. Attualmente la donna che ha ricevuto l’organo è ricoverata in terapia intensiva all’ Ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Da quando il centro è stato aperto nel 1990 sono stati eseguiti almeno 2700 trapianti di fegato e in questi anni la percentuale di sopravvivenza dei trapiantati è aumentata notevolmente, arrivando a ben 80%; si aspetta che si raggiunga una percentuale ancora più alta, quasi del 93% nei pazienti in età pediatrica.