Il Cardinale Bagnasco si pronuncia sulle unioni civili: "I figli non sono un diritto"

Durante il discorso al consiglio permanente della CEI, il Cardinale Bagnasco ha ribadito la posizione della Chiesa sulle unioni civili, riferendosi esplicitamente al fatto che "I figli non sono un diritto, né cose da produrre".

Il Cardinale Bagnasco si pronuncia sulle unioni civili: "I figli non sono un diritto"

Ormai siamo agli sgoccioli, infatti manca davvero poco alla discussione al Senato del decreto di legge Cirinnà che, il 28 gennaio prossimo, vedrà il senato impegnato in una importante discussione per quanto riguarda le unioni civili.

A tal proposito, la linea di condotta della chiesa cattolica, espressa dal Presidente della Conferenza Episcopale ItalianaAngelo Bagnasco che, pur senza citare direttamente il ‘Family Day‘ in programma il prossimo sabato né tantomeno il testo della legge in esame al Senato, ha ribadito la sua contrarietà alle unioni civili per persone dello stesso sesso.

Secondo il cardinale, i bambini non devono diventare oggetto di ‘diritto‘ in quanto non sono un bene da produrre e in quanto la famiglia ha una identità unica e propria. Dopo queste dichiarazioni al consiglio permanente della CEI, si è successivamente rivolto ai vescovi, ribadendo la loro compattezza nel “condividere le difficoltà e le prove della famiglia e nel riaffermare la bellezza, la centralità e l’unicità”.

Bagnasco, nel suo discorso, ha messo particolare enfasi nell’esprimere il suo rispetto, ed anche quello della chiesa, per i diversi stili di vita, ma ciò resta una cosa diversa dal prendere in carico dei bambini ed assicurare loro un’educazione. Il cardinale rincara la dose, riferendosi al ‘vero bene’ dei bambini, che secondo lui deve prevalere su ogni altro, in quanto sono gli elementi più deboli e i più esposti e che quindi hanno bisogno di un microcosmo completo nei suoi elementi essenziali.

Da un lato troviamo il papa che ha accettato gli omosessuali, ma dall’altro troviamo la chiesa ancora contraria all’adozione di bambini da parte di coppie gay. L’opinione pubblica su questo argomento sembra essersi divisa tra chi crede – come la chiesa – che per la sana crescita di un bambino siano necessarie entrambe le figure, paterna e materna, e chi crede invece che adottare un bambino sia un diritto anche di una coppia gay.

Stiamo vivendo tempi unici, per la complessità delle azioni da intraprendere e per la delicatezza dei temi che si stanno affrontando sia nel mondo che -particolarmente – in Italia, ed è bene fare appello al buonsenso e che si pensi, davvero, al benessere dei più piccoli.

Continua a leggere su Fidelity News