I manifestanti di Hong Kong sospendono trattativa col Governo

Gli studenti di Hong Kong hanno sospeso le trattative col Governo centrale e la Cina non è decisa a mollare. Pechino afferma che la protesta è destinata al fallimento e secondo gli USA, i manifestanti verrebbero segretamente monitorati dalle autorità cinesi

I manifestanti di Hong Kong sospendono trattativa col Governo

Il Governo di Pechino era arrivato vicino ad una trattativa con gli studenti che negli ultimi giorni hanno riempito le piazze di Hong Kong, manifestando in nome della democrazia. Quando era già stato deciso di trovare un accordo tra le due parti, gruppi di persone senza distintivo hanno iniziato a distruggere le tende degli studenti, da giorni accampati. Tali aggressori hanno affermato di essere cittadini esasperati dall’occupazione della città, ma secondo i manifestanti si tratta in realtà di agenti dei governi di Pechino. Questo evento non ha fatto altro che creare un’ulteriore tensione fra le due parti e il leader di questo movimento pro-democratico ha deciso di sospendere i colloqui col Governo centrale, accusato di non aver fatto nulla di fronte ad atti violenti contro manifestanti pacifici. La federazione studenti di Hong Kong ha così dichiarato che “non vi è altra opzione se non quella di annullare eventuali trattative“. Il dialogo offerto dagli studenti consisteva nel poter chiedere le dimissioni di Leung, leader dello Stato di Hong Kong, e che il Governo ritirasse le limitazioni poste sulle prossime elezioni per il “chief executive”; nome usato per definire il governatore del Paese.

La Cina intanto non fa passi indietro e afferma che “non ci saranno concessioni” in quanto la protesta è destinata al fallimento. Pechino ci tiene inoltre a precisare che Hong Kong non è uno Stato del tutto a sé stante in quanto “Regione Amministrativa Separata”, ed è pur sempre sotto la giurisdizione cinese. Per questo motivo le rivendicazioni degli studenti non sarebbero nemmeno legali. Nelle ultime ore, anche i deputati democratici si fanno sentire, comunicando agli studenti di non far degenerare la situazione, dando modo di far intervenire l’esercito e le forze dell’ordine. In tal caso Hong Kong verrebbe bloccata e cadrebbe ulteriormente nel caos. La situazione sarrebbe quindi tutt’altro che risolta per il momento.

Come se non bastasse, il New York Times ha recentemente pubblicato un articolo in cui afferma che gli studenti di Hong Kong sarebbero segretamente spiati dalle autorità di Pechino. Come? Tramite un’ app. Gli esperti informatici ritengono infatti che questa falsa applicazione, ottenuta tramite WatsApp, permetta di dare accesso una volta scaricata a dati personali come telefonate o messaggi ma soprattutto alla posizione fisica dell’utente. La Cina sembra quindi essere decisa a non mollare in alcun modo, sicura di un imminente fallimento della “protesta degli ombrelli”.

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