Helg ai domiciliari, il giudice ha accolto la richiesta della difesa

Helg ottiene i domiciliari. Il gip di Palermo, Angela Gerardi, ha accolto la richiesta della difesa. I pm invece avevano ritenuto necessaria la detenzione al Pagliarelli. Proteste sul web e si ribella anche l'imprenditrice Valeria Grassi, presidente di "Legalità e Libertà"

Helg ai domiciliari, il giudice ha accolto la richiesta della difesa

Il presidente della Camera di commercio di Palermo Roberto Helg, arrestato l’altro giorno con l’accusa di avere intascato una maxitangente, si trova adesso ai domiciliari. A concederli è stato il gip di Palermo, Angela Gerardi, che ha dovuto riconoscere l‘attenuazione della misura cautelare chiesta dalla difesa per alcune ragioni purtroppo valide. Prima di tutto, Helg è incensurato, ha più di 70 anni e ha anche ammesso le sue colpe. Helg ha dunque confessato tutto, ribadendo di avere fatto tutto da solo, ma la procura non gli crede e sospetta che nella vicenda siano coinvolte altre persone.

Inoltre, non c’è stato nessun pericolo di fuga e nemmeno inquinamento delle prove in quanto Helg è stato sorpreso con la mazzetta sulla scrivania.

Anche il commerciante che lo ha denunciato, Santi Palazzolo, ha avuto ampio spazio nell’interrogatorio: a lui Helg aveva chiesto la mazzetta in cambio del rinnovo del contratto di affitto dello spazio commerciale nell’aeroporto di Palermo. Palazzolo invece lo ha denunciato. Adesso la notizia dei domiciliari a Helg non è piaciuta a tanti e sul web le proteste sono state infinite.

Anche Valeria Grassi, l’imprenditrice che denunciò i suoi estorsori, ha dichiarato di non approvare questa decisione. E ha aggiunto: “Vergogna. I domiciliari? Ad un uomo che ha tentato di estorcere 100 mila euro ad un imprenditore onesto, in flagranza di reato? Vergogna, che messaggio passa per i cittadini onesti?”.Valeria Grasso è presidente dell’associazione “Legalità e Libertà”, e ha scritto su Facebook parole dure contro i domiciliari di Helg.

La donna continua e dice:  “Mi stupisce che nessuno reagisca a questa decisione. Sembra quasi che si abbia timore di reagire con durezza nei confronti di un potente. C’è gente che si è tolta la vita dinnanzi al ricatto di una banca, che per qualche rata di mutuo arretrata non ha perso tempo nel terrorizzarle con lettere di Pignoramento sulla casa pagata con il sudore del proprio lavoro. C’è troppa disperazione nelle famiglie oneste, che non sanno come arrivare a fine mese”.

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