E’ una vera e propria truffa basata sulla falsificazione quella che è stata scoperta dalla Guardia di Finanza che ha sequestrato circa 3500 false pergamene con l’immagine di Francesco, gli stemmi dello Stato Vaticano, uno spazio vuoto per la personalizzazione con il nome dell’acquirente e la “preghiera del pellegrino” scritta in italiano, spagnolo e portoghese.
Non solo: agli ignari pellegrini veniva fatto compilare e sottoscrivere un modulo per la “richiesta di benedizione apostolica“, correttamente indirizzato, ma mai recapitatogli, “A S.E. Rev.ma Mons. Elemosiniere di Sua Santità presso la Città del Vaticano”, unica autorità ufficialmente autorizzata ad emettere gli auspici papali. Scoperti un migliaio di moduli di richiesta e un consistente stock di false pergamene pronte per l’uso.
Quale souvenir migliore per il pellegrino del Giubileo? Il negoziante è stato denunciato ed aveva racimolato, con la vendita di tali pergamene, già circa 70 mila euro.
Sembra di essere tornati al Medioevo con la vendita delle indulgenze, peccato che lo stesso poeta Dante Alighieri le condannò nel suo Inferno.
Coloro i quali cercavano di vendere le pergamene, però, non avevano chiesto nessun permesso alla Santa Sede, quindi i finanzieri del Comando Provinciale di Roma, constatata la truffa, in collegamento con i colleghi della Gendarmeria Vaticana, hanno sventato l’attività truffaldina.
Erano in riferimento a quest’attività illecita le parole del papa che ha dichiarato: “Quando attraversate la Porta Santa, state attenti che non ci sia qualcuno troppo svelto o furbo che dice che bisogna pagare. No, la salvezza non si paga, non si compra: la salvezza è Gesù, e Gesù è gratis.”
Dopo queste parole, però, il Papa è stato preso in contropiede quando i fedeli hanno iniziato a cantargli gli auguri di buon compleanno con un giorno in anticipo, mettendo in secondo piano la denuncia del pontefice.
Ormai è un tema fisso il richiamo del Papa alla semplicità e alla povertà, infatti non è possibile acquistare il Regno dei Cieli ma bisogna conquistarlo con la preghiera e le opere caritatevoli.