Ghiacciai italiani: 40% in meno in 30 anni. Aumentano i ghiacciai neri

I ghiacciai italiani sono diminuiti del 40% in 30 anni. Aumentano invece i ghiacciai neri, creati da un meccanismo di difesa della natura

Ghiacciai italiani: 40% in meno in 30 anni. Aumentano i ghiacciai neri

La superficie dei ghiacciai è calata di ben il 40% negli ultimi trent’anni. Secondo le notizie diffuse in queste ore dagli specialisti del settore, le lastre di ghiaccio sono sempre più piccole e frammentate e la loro unica possibilità di conservazione sarebbe costituita dalle pietre e dai detriti che le proteggono, per una sorta di meccanismo di autodifesa innescato dalla natura.

I ghiacciai, infatti, tendono a ritirarsi sempre di più e di conseguenza le pareti rocciose stanno letteralmente iniziando a sbriciolarsi, finendo per riversare sassi e detriti nello strato sottostate. Secondo le ultie statistiche la superficie dei ghiacciai ammonterebbe al momento a 368 chilometri quadrati in Italia, contro i 609 del 1984. In trent’anni, quindi, la superficie dei ghiacciai è diminuita notevolmente, sfiorando punte del 40%.

Nonostante sia tutt’ora in atto una lunga fase di regresso glaciale, l’incremento della copertura detritica superficiale potrebbe ridurre i ritmi di fusione, mentre l’incremento di polveri naturali o antropiche potrebbe aumentarla. La variabilità meteo-climatica, con inverni molto nevosi ed estati fresche ed umide, favorirebbe inoltre periodi di rallentamento di questa attuale fase negativa. A fine estate 2013, ad esempio, la riduzione di spessore di molti ghiacciai italiani è stata minore rispetto a quella registrata negli anni precedenti, a causa delle forti nevicate dell’inverno 2012-2013. È chiaro che, per avere una vera e propria inversione di tendenza, dovrebbe verificarsi una successione, almeno decennale, di queste caratteristiche meteo-climatiche, come quella del 1965-1985”, ha detto il professor Smiraglia, a capo del progetto di ricerca.

La conseguenza di questa indietreggiamento dei ghiacciai è un aumento dei cosiddetti ghiacciai neri, costituiti dalle pietre che si staccano e che vanno a creare una sorta di coperta, che sigilla il ghiaccio sottostante “La loro superficie è aumentata del 20 per cento dagli anni Sessanta a oggi, formando uno strato che potrà forse regalare qualche anno di vita in più ai nostri ghiacciai” hanno dichiarato i ricercatori, per spiegare questo fenomeno di autodifesa innescato dalla natura, per conservare i sempre meno consistenti ghiacciai.

Ma le previsioni anche per il futuro non sono rosee, dal momento che i ricercatori hanno stimato che la situazione potrebbe continuare a peggiorare. “I modelli ci dicono che entro la fine del secolo si potrebbe estinguere il 50-90% dei ghiacciai alpini” hanno dichiarato.

Previsioni, quindi, tutt’altro che positive per il periodo ed una fotografia dell’attuale situazione, che sta destando parecchia preoccupazione nei ricercatori e negli specialisti del settore di tutto il mondo, per le conseguenze che potrebbe comportare per il mondo intero.

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