Fiumi di cocaina nella "Palermo bene": 5 persone arrestate

Sgominata a Palermo una banda di spacciatori che riforniva di cocaina - 24 ore al giorno - personaggi noti e meno noti della città. Decine di migliaia le chiamate al giorno, che richiedevano le sostanze stupefacenti nei modi più strani e bizzarri.

Fiumi di cocaina nella "Palermo bene": 5 persone arrestate

Fiumi di cocaina venivano smerciati ed assicurati ai clienti della cosidetta “Palermo bene” – ventiquattro ore al giorno per sette giorni la settimana – e direttamente al domicilio dei clienti, tra i quali si annoverano anche noti professionisti e commercianti.

C’è una Palermo, quella che a torto o ragione viene definita “bene”, che in queste ore sta tremando poichè coinvolta in un’indagine delle forze dell’ordine che ha sgominato una banda di spacciatori che rifornivano di droga buona parte di persone altolocate ed in vista del capoluogo siciliano.

Bastava chiamare e la polvere bianca veniva fatta recapitare direttamente a casa, al negozio o allo studio del cliente, insomma in tutti i luoghi possibili per ricevere uno o due dosi, ma anche di più in prossimità dei fine settimana. E per assicurare il servizio continuativo – anche i pusher vanno a dormire! – il cellulare di riferimento veniva passato da spacciatore a spacciatore.

L’indagine della Squadra Mobile di Palermo è stata chiamata “h24” e, dopo mesi di appostamenti ed intercettazioni, gli inquirenti sono riusciti a ricostruire tutti i fatti, che vedono coinvolte ben due bande di spacciatori. Sono state contate oltre 35.000 chiamate, due chili di cocaina venduta in pochi mesi, che avrebbe fatto incassare ai malfattori circa 300.000 euro in pochi mesi.

Su ordine del sostituto procuratore del Tribuanle di Palermo, Maurizio Agnello, sono state arrestate cinque persone, con l’accusa di cessione di cocaina. Tra i tanti ad acquistarla, infatti, c’erano anche degli avvocati, ma anche un assistente di volo e numerosi commercianti.

La notizia sta facendo molto scalpore in città. Se da un lato molti cittadini sono rimasti sconvolti dal fatto che lo smercio della droga avveniva alla luce del sole – o quasi – dall’altro si rimane esterefatti perchè si scopre solo ora che una buona parte della “Palermo bene” è avvezza a questo stile di vita scellerato, malsano e pericoloso.

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