Firenze, don Santoro fa parlare: "laverò i piedi a gay, musulmani e ortodossi"

Firenze, proposta coraggiosa di don Santoro: "Laverò i piedi ai gay, ai musulmani ed agli ortodossi". L'iniziativa in nome dell'integrazione trova però il gelo da parte della Curia.

Firenze, don Santoro fa parlare: "laverò i piedi a gay, musulmani e ortodossi"

Lavare i piedi ai gay, ai musulmani, ai rom ed agli ortodossi durante il Giovedì Santo. E’ questa la provocazione lanciata da don Alessandro Santoro, prete di Piagge (Firenze) che ha fatto dell’accoglienza e della tolleranza il suo credo. Santoro è noto all’interno dell’ambito ecclesiastico per le sue iniziative dedite ad aprire le porte della sua comunità a chiunque intenda redimersi.

Sebbene il messaggio del Cattolicesimo si basi su principi di tolleranza e di amore fraterno tuttavia, la Curia ha accolto in maniera decisamente fredda la proposta di don Santoro: “Quale sia la posizione dell’arcivescovo, e quindi della Chiesa cattolica, circa ciò che è implicato nelle scelte di don Alessandro Santoro per il Giovedì Santo è a tutti noto perché più volte già esplicato“.

Una frizione vecchia ormai di anni, risalente al lontano 2009, quando don Santoro accettò di sposare Sandra Alvino ed il suo fidanzato. La Chiesa si era rifiutata di celebrare il matrimonio, in quanto Sandra era nata nel corpo di un uomo. Ma dopo aver fatto le debite operazioni, don Alessandro Santoro acconsentì a coronare il loro amore.

Il prete inoltre è già noto per le sue posizioni per nulla sfavorevoli rispetto a musulmani, ortodossi, gay ed altre categorie che la Chiesa tende ad emarginare, avendo egli stesso aperto una comunità religiosa che accoglie tra le sue fila chiunque intenda farne parte, senza alcuna discriminazione.

Durante la funzione di oggi (Giovedì Santo) don Santoro laverà i piedi ad una coppia gay con due figlie, ad una donna africana, ad una ragazza rom di fede musulmana e ad altri due rom di credo ortodosso. Un’iniziativa che tuttavia ha già provocato una reazione gelida da parte della Chiesa, altamente contrariata dalla disobbedienza del prete.

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