Era conosciuto come il “dottore clown” che portava risate e felicità nei corridoi dei reparti pediatrici di tutte le Marche, ma per l’anagrafe lui era Francesco D’Amanzo, ingegnere di professione, pagliaccio attivista per vocazione. Francesco era infatti un appassionato di “clown terapia” ed amava le risate dei bambini, a tal punto da fare del suo impegno sociale per i più piccoli una ragione di vita.
Lo si poteva incontrare spesso nei centri ospedalieri di tutto il territorio marchigiano intento a far sorridere qualche ragazzino, a regalare ai bimbi malati momenti di gioia in un contesto non propriamente felice. Purtroppo però tutto ciò che ha un inizio, ha anche una fine; anche se molti giurano che quella di Francesco è arrivata troppo presto.
Aveva solo 39 anni il “dottore clown” quando gli venne diagnosticata una malattia incurabile, manifestatasi solamente pochi mesi fa. Ma se il male che l’ha ucciso non gli ha lasciato scampo, Francesco ha lasciato dietro di sé il ricordo indelebile di una persona buona, impegnata quotidianamente per regalare ai più piccoli attimi di felicità e divertimento anche nei contesti più bui.
Originario di Pescara e laureatosi in ingegneria presso l’Università Politecnica delle Marche, il “dottor Mascalzone” (questo il soprannome che D’Amanzo aveva scelto per il proprio personaggio) viveva da tempo a Filottrano, e portava sorrisi ai bambini marchigiani operando principalmente tra Pesaro, Civitanova e Macerata.
Francesco D’Amanzo fu anche tra i fondatori dell’associazione “Il Baule dei Sogni“, nonché uno dei membri di spicco della Federazione Nazionale Clown Dottori, che su Facebook ha voluto ricordare la sua memoria con queste parole: “Siamo sgomenti di fronte alla notizia che abbiamo ricevuto ieri mattina. Ci uniamo in un forte abbraccio agli amici clown dottori dell’associazione ‘Il Baule dei Sogni’ e alla famiglia, nel ricordo di Francesco D’Amanzo. Il suo sorriso e la sua semplicità rimarranno per sempre nei nostri cuori“.