Dichiarazioni shock di Saviano contro Riina Jr. "Ha parlato in codice a Cosa Nostra"

Salvatore Riina durante la sua partecipazione a Porta a Porta ha parlato in codice a Cosa Nostra. E' questa la dichiarazione shock di Roberto Saviano, che propone la tesi secondo cui Riina jr avrebbe parlato alla mafia.

Dichiarazioni shock di Saviano contro Riina Jr. "Ha parlato in codice a Cosa Nostra"

Le parole di Salvatore Riina rilasciate nel corso della sua intervista a “Porta a Porta” sono “la comunicazione più forte che Cosa Nostra ha dato negli ultimi 20 anni“. La bomba – ovviamente del tutto concettuale – è stata lanciata direttamente da Roberto Saviano, uno dei personaggi mediatici più conosciuti in Italia per le sue denunce letterarie contro la mafia che governa vari apparati del nostro Paese.

Saviano ha parlato dell’intervista a Salvatore Riina durante la trasmissione di Rai TreChe tempo che fa” condotta da Fabio Fazio, affermando che: “Se non conosci la grammatica mafiosa, quella ti sembra una banale intervista“, alludendo ovviamente alle dichiarazioni fornite da Riina jr a Bruno Vespa.

Eppure lo scrittore giura che erano decenni che la mafia non lanciava un messaggio così forte e chiaro. Ed è spiegarlo è stato lo stesso Roberto Saviano, che ha parlato della necessità di apparire in televisione da parte dei mafiosi per poter comunicare più facilmente con gli affiliati a Cosa Nostra.

Il primo messaggio che Salvo Riina ha mandato è che non sta parlando da capofamiglia, non si sostituisce al padre” ha affermato Saviano, il quale ha continuato poi rendendo noto che, stando alla sua interpretazione, il figlio di Totò Riina avrebbe voluto lasciar intendere ai suoi ascoltatori non mafiosi di volersi assumere le sue responsabilità (ma non quelle di altri) e di non voler fare nomi.

Il messaggio lanciato da Salvatore Riina nel corso di Porta a Porta, infatti, non erano dirette solo agli appartenenti ai clan mafiosi secondo Roberto Saviano, bensì anche alla Magistratura italiana: “Non ci pentiamo ma non vogliamo più il 41 bis. In cambio, ci prendiamo solo le nostre responsabilità senza accusare gli altri“. Questo il diktat che Riina jr avrebbe imposto ai magistrati.

Saviano ha concluso l’intervista affermando che ora lo Stato è estremamente fragile, e che i mafiosi abbiano fiutato la cosa, ed abbiano capito di poter parlare in tranquillità senza dover temere ripercussioni. “Qui la mafia sta parlando – ha concluso lo scrittore – e la cosa più grave è che noi non l’abbiamo capito“.

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