Sale a tre il numero degli indagati per l’omicidio di Antonietta Alfieri. I nomi non sono stati ancora resi pubblici dagli inquirenti, l’unica cosa certa è che sono tutti uomini e tutti residenti nel comune di Santa Maria Capua Vetere, due di loro sono settantenni. Le indagini sull’omicidio della 51enne hanno avuto un’improvvisa accellerazione. Infatti nei giorni scorsi, nel commissariato di Santa Maria Capua Vetere, sono iniziati una serie di accertamenti tecnici. Esami volti ad identificare, attraverso il DNA, l’assassino di Antonella, trovata cadavere nelle campagne di Santa Maria Capua Vetere nel settembre scorso.
Nel dettaglio, gli esami disposti dalla procura di Santa Maria Capua Vetere e dal pubblico ministero Carlo Fucci, verranno eseguiti sotto il vaglio dell’ispettore Carmine Maione e dal sovraintendente Andrea Di Matteo; questi accertamenti serviranno a stabilire se il DNA degli indagati corrisponde a quello ritrovato sul corpo di Antonella. Inoltre, verrà utilizzato anche il luminol per cercare tracce biologiche nella macchina e sulle biciclette sequestrate. Gli esperti verificheranno se ci sia compatibilità, inoltre, con le tracce trovate sugli indumenti e sulle scarpe della vittima e se possano esserci elementi utili anche sulla coperta che copriva il cadavere.
Gli inquirenti però stanno seguendo anche un’altra pista: l’assassino di Antonella potrebbe aver provato a bruciare il suo corpo. Verrà verificato infatti se ci sono tracce di liquido infiammabile o di combustibile sul luogo del delitto, sull’auto e sulle bici sequestrate. I familiari della donna, rappresentati dagli avvocati Natalina Mastellone e Giuseppe Cipullo, hanno nominato un medico legale di parte, il dottor Giuseppe De Rosa, affinchè prenda parte alle perizie.
Ormai, a diversi mesi di distanza dal ritrovamento del corpo di Antonella, le indagini sembrano aver preso una piega ben precisa; se la tesi degli inquirenti verrà provata dagli esami tecnici, i familiari di Antonella saranno scagionati del tutto. In un primo momento, infatti, gli inquirenti avevano pensato che l’assassino potesse essere il marito, colpevole di aver ucciso la moglie per gelosia, visto che Antonella da tempo si vedeva con un altro uomo. Successivamente le indagini si sono focalizzate proprio sulla figura dell’amante di Antonella, infatti gli inquirenti hanno vagliato la sua posizione; l’uomo di cui è stato reso noto solo il nome, Salvatore, era stato accusato in un primo momento di aver ucciso lui la donna perchè Antonella avrebbe tentato di interrompere la loro relazione, poi tutte le accuse sull’uomo sono cadute.
Questo delitto è divenuto un caso di rilievo nazionale, visto che da diversi mesi ci si occupa dell’assassinio di Antonella; anche la trasmissione di rai tre “Chi l’ha visto“, in questi mesi, ha mandato più volte degli inviati sul luogo del delitto.