Crisi, uomo spara alla moglie e si suicida: "Pieni di debiti, non ce la facevano più"

A Prato un uomo ha sparato a sua moglie, per poi suicidarsi con la stessa arma usata per il delitto. Il movente dell'omicidio suicidio sarebbe di natura economica: i due erano pieni di debiti.

Crisi, uomo spara alla moglie e si suicida: "Pieni di debiti, non ce la facevano più"

La crisi miete un altro omicidio-suicidio. L’ennesimo avvenuto negli ultimi anni, sempre per ragioni economiche. Stavolta le vittime sono Lucio Leonelli, 50 anni e Grazia Spessato, 47 anni, sposati e residenti a Poggio a Caiano (Prato). La dinamicha della tragedia è già chiara agli inquirenti: Lucio si è sparato dopo avere ucciso la moglie, in un impeto di disperazione a causa delle disastrate condizioni in cui la coppia stava vivendo.

La macabra scoperta è stata fatta proprio nella tarda serata di ieri (25 aprile 2016, nda) da una pattuglia della stazione locale dei vigili del fuoco, allertata dai reclami dei vicini che da tempo oramai lamentavano cattivi odori provenienti dall’appartamento dei due.

Una volta fatto irruzione dell’appartamento, i soccorritori si sono trovati di fronte ad uno scenario oramai tristemente noto: il cadavere di Lucio impugnava ancora la pistola, la stessa con la quale si era tolto la vita dopo aver freddato la moglie. Un omicidio-suicidio in piena regola. L’arma apparteneva alla donna, che in passato aveva lavorato come guardia giurata.

Lucio Leonelli e Grazia Spessato risultavano ufficialmente scomparsi: i due avevano infatti raccontato agli amici di voler partire per un viaggio in Bulgaria ancora mesi or sono. E da quel momento nessuno li ha più visti né sentiti, salvo qualche sporadico contatto telefonico con i familiari (la denuncia per scomparsa dei familiari era arrivata lo scorso 22 marzo), fino al raccapricciante ritrovamento di ieri.

La ricostruzione dei carabinieri è stata ufficializzata ben presto, grazie anche ad un biglietto di scuse – immancabile in casi di questo genere – rinvenuto accanto ai due cadaveri. A quanto pare la coppia avrebbe deciso di farla finita di comune accordo: dalla lettera si evince che entrambi avevano superato il limite della sopportazione.

Grazia infatti aveva perso il lavoro, e di tanto in tanto guadagnava qualcosa facendo le pulizie a casa dei vicini, ed anche a Lucio non andava meglio: l’uomo saltava da un lavoretto all’altro, concesso quasi fosse elemosina fra tanti, troppi periodi di pausa. Ed era ormai chiaro che, faticando persino a comprarsi il cibo, i due non sarebbero mai riusciti ad estinguere il mutuo della casa. E l’omicidio-suicidio, a questi presupposti, era la via d’uscita più rapida per sottrarsi al degrado disumano di quella situazione.

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