Coppia respinta da struttura vicino a Tropea: "Qui no animali né gay"

I due giovani avevano prenotato una guest house di Santa Maria, contattando successivamente il titolare per ricevere delle delucidazioni. Dopo che il titolare ha capito il loro orientamento, ha rifiutato i ragazzi dicendo che non accetta i gay.

Coppia respinta da struttura vicino a Tropea: "Qui no animali né gay"

Il titolare di una guest house di Santa Maria, che si trova nelle vicinanze di Tropea, ha una regola: “Non accettiamo né gay, né animali”. La struttura è stata appena ristrutturata, ed è composta da una dependance indipendente e piscina. Una coppia, dopo aver prenotato il tutto via online, ha contattato il proprietario per avere più informazioni sul posto. Tuttavia un messaggio su Whatsapp ha distrutto le loro aspettative. 

Inizialmente il titolare è stato molto gentile e disponibile con i due ragazzi, fino a quando non ha scoperto l’orientamento sessuale dei due giovani, ed ha risposto alla coppia su Whatsapp in questo modo: “È il primo anno che fittiamo e la depandanza è nuova nuova… finita a maggio. Qui non si accettano né animali, né gay. Mi scuso se posso sembrare troglodita”. 

I ragazzi, ovviamente, non hanno preso bene questa notizia, molto arrabbiati e feriti hanno deciso di non rispondere al proprietario, limitandosi solamente a cancellare la loro prenotazione. Uno dei due, però, ha raccontato tutto le sue sensazioni al linguista Massimo Arcangeli, che le ha rese pubbliche sul social di Facebook

Uno dei due giovani ha paragonato tutto ciò ai tempi del fascismo, dove esistevano i cartelli con scritto vietato l’ingresso ai cani o agli ebrei, dicendo che, anche se sono passati più di 70 anni da quegli avvenimenti, la situazione non è purtroppo migliorata. Infine conclude con una domanda: “I soldi per l’affitto che io e il mio compagno gli avremmo dato non sarebbero stati uguali a quelli che avrebbe ricevuto da una qualsiasi coppia etero?”. 

Parole amare, frutto di un ragionamento ancora più amaro: infatti il ragazzo precisa che il suo rattristirsi davanti a comportamenti del genere scaturisce dal temere che questi stessi atteggiamenti possano essere usati con ragazzi molto più giovane di loro che, magari, provano ancora molta difficoltà a riconoscersi ed accettarsi, oppure hanno una sensibilità molto sviluppata rispetto al proprio orientamento sessuale. Conclude affermando: “Nessuno deve sentirsi inaccettato“.

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