L’ex tronista di “Uomini e Donne” Claudia Montanarini è stata condannata a 3 anni di reclusione in carcere, al termine di un processo iniziato nel 2014 dopo che la showgirl finì agli arresti domiciliari. I capi d’imputazione contestati alla Montanarini sono stati: minacce, corruzione e lesioni.
La donna aveva infatti aggredito brutalmente l’allora fidanzata del suo ex marito mentre questa si trovava in un ristorante lungo la Tuscolana. L’episodio in sé sarebbe però solo l’apice di un’escalation di violenza morbosa scattata quando l’ex tronista di “Uomini e Donne” ha scoperto che il marito dal quale si era separata aveva intrapreso un’altra relazione.
La Montanarini era infatti incapace di accettare la separazione dall’imprenditore Daniele Pulcini, e si era convinta che sarebbero tornati insieme. Quando però lui ha iniziato a frequentare un’altra donna, la gelosia morbosa ha scatenato l’implacabile vendetta della showgirl.
Claudia ha immediatamente iniziato a pianificare la “punizione” per la nuova fidanzata dell’ex marito, arrivando addirittura a corrompere due agenti di polizia per convincerli ad intimidire la sua “rivale in amore”. Lorenzo Valzano e Massimiliano Cerrai, questi i nomi dei due poliziotti che si sono prestati al gioco, sono stati condannati rispettivamente a 4 anni e 3 anni 8 mesi di carcere per corruzione e stalking.
Il processo si è concluso oggi con il rito abbreviato, e nel pronunciare le condanne, il gup Fabio Mostarda ha inoltre disposto che la vittima dovrà essere risarcita dai tre colpevoli con un compenso pari a 15.000 euro per i danni fisici e morali subiti.