Comandante multa il figlio, che per dispetto paga in monetine

Il comandante dei vigili urbani del comune di Oria, nel brindisino, multa per la seconda volta il figlio in divieto di sosta. Lui si vendica pagando con ottantasette monetine da un Euro

Comandante multa il figlio, che per dispetto paga in monetine

Curioso episodio nella cittadina di Oria in provincia di Brindisi. Il comandante dei vigili urbani multa il furgone del proprio figlio in divieto di sosta e lui per ripicca paga la contravvenzione in monetine da 1 Euro.

Succede una mattina dello scorso mese di Agosto, quando una pattuglia dei vigili urbani in giro di perlustrazione nella cittadina salentina scorge un furgone parcheggiato in divieto di sosta di fronte ad una chiesa dove di li a poche ore si sarebbe svolto un matrimonio. A bordo della vettura della polizia municipale c’è anche il comandate Emilio Dell’Aquila, che invita l’agente che lo accompagna a fermare il mezzo e a redigere verbale per divieto di sosta al mezzo, nonostante avesse riconosciuto che il furgone apparteneva a suo figlio.

Infatti, Sandro Dell’Aquila, figlio del comandante dei vigili e di professione fotografo, quella mattina aveva parcheggiato il furgone nei pressi della chiesa di San Domenico ed era intento a scaricare l’attrezzatura necessaria per il servizio fotografico che avrebbe dovuto effettuare proprio al matrimonio che si sarebbe svolto in quella giornata e di questo aveva anche avvisato il padre qualche giorno prima visto che già in passato era stato multato dall’integerrimo genitore. Ma il comandante non ha voluto sentire ragione e ligio nel suo dovere ha fatto multare il proprio figlio al quale si è limitato a dire: “Hai sbagliato e paghi, la prossima volta stai più attento”.

Visto che al malcapitato figlio non restava altro che pagare, ha pensato bene di vendicarsi. Raccolte 87 monetine da un Euro si è recato a pagare la multa direttamente al Comando di Polizia Municipale. Consegnato il sacchetto con le monetine, al vigile preposto alla riscossione non è restato che armarsi di pazienza e contare ad uno ad uno tutte le monete per poter registrare il pagamento e archiviare la pratica.

Sicuramente la questione non si è chiusa con il pagamento della multa, ma i due protagonisti della vicenda avranno proseguito la discussione anche tra le mure domestiche. Chi avrà avuto l’ultima parola? Sicuramente il padre, con buona pace per il figlio che la prossima volta presterà più attenzione a dove parcheggiare il proprio mezzo.

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