Caso Pistorius: l’accusa presenta appello

Il caso Pistorius verrà riaperto nei prossimi giorni. Lo fa sapere il portavoce dell'accusa, dichiarando che verrà fatto appello in quanto sarebbero stati commessi in primo grado errori giuridici e logici

Caso Pistorius: l’accusa presenta appello

Ha fatto parlare tutto il mondo la vicenda legata ad Oscar Pistorius; l’atleta paralimpico che corse a Londra 2012 con le protesi alla gambe e che, l’anno successivo, si macchiò di un terribile delitto che vide come vittima la sua fidanzata di allora, Reeva Steenkamp. Ciò che ha indignato particolarmente l’opinione pubblica è stata però la sentenza definitiva del processo, che prevede una condanna di appena cinque anni di carcere. Non solo, dopo dieci mesi, Pistorius potrà fare inoltre domanda per ottenere la libertà vigilata. La difesa ha infatti sostenuto che l’ex campione olimpico non premeditò l’omicidio, ma anzi sparò pensando che si trattasse di una ladro intrufolatosi in casa sua.

L’accusa però non ci sta, e fa sapere che presenterà appello nei prossimi giorni. La notizia è stata data dal portavoce dell’Npa sudafricana Nathi Mncube, spigando che la condanna elargita il 21 ottobre è da considerarsi “troppo morbida”. I procuratori stanno quindi preparando i documenti necessari per ripresentarsi in tribunale, sperando che questa volta elementi inizialmente sottovalutati vengano presi in considerazione. Secondo numerosi esperti, la togata sudafricana avrebbe infatti commesso al primo grado errori giuridici e logici; l’accusa quindi chiederà di nuovo una condanna di almeno dieci anni di carcere per omicidio volontario e premeditato. Pistorius non dovrà presenziare in aula come è successo per le udienze precedenti e si prospetta un processo meno spettacolarizzato dai media. I familiari della Steenkamp, nonostante non avessero presentato ricorso dopo la sentenza di primo grado, non si sono mai detti convinti della versione di Pistorius, in quanto affermano che la ragazza quella notte voleva in realtà lasciarlo. L’atleta 27enne non avrebbe accettato la decisione di Reeva, innescando così una lite degenerata con l’uccisione della modella sudafricana.

La sentenza a cinque anni per aver ucciso una persona ha destato non poche preoccupazioni in quanto, oltre a sembrare palesemente ingiusta nel caso Pistorius, si teme che possa creare un precedente pericoloso, facendo così capire che chiunque spari contro una persona possa cavarsela con pochi anni di carcere sotto l’attenuante di omicidio involontario. Il Sudafrica, ricordiamo, è già di per sé un Paese con gravi problemi di criminalità, e si vuole quindi evitare di gettare benzina sul fuoco.

Intanto tutto il mondo spera che venga fatta luce sull’accaduto e indiscrezioni fanno sapere che il tribunale di Pretoria dovrebbe riaprire il caso già il prossimo 3 novembre.

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