Caso Noemi Durini, attacco di rabbia del fidanzato ripreso da un video

Più passano le ore più gli inquirenti si convincono che la scomparsa della ragazza non sia stata affatto volontaria. Ormai si indaga sul peggio, sul sequestro di persona.

Caso Noemi Durini, attacco di rabbia del fidanzato ripreso da un video

Nelle ultime ore si sta diffondendo, nelle chat e tramite WhatsApp, un video che riprende il fidanzatino di Noemi Durini, la ragazza scomparsa ormai da 10 giorni da Specchia (Le) , in preda ad un attacco d’ira che si scaglia su un auto distruggendola. La scena è stata ripresa da un automobilista di passaggio che si è trovato per caso sul posto nel momento in cui accadeva tutto.

Secondo una ricostruzione, il padre della ragazzina dispersa si sarebbe recato a Montesardo, piccolo comune della frazione di Alessano (Le), che dista solo qualche km da Specchia paese in cui viveva appunto Noemi, per avere un confronto con il fidanzatino della figlia e chiedere informazioni. 

L’incontro sembra non sia andato per nulla bene, infatti, tra i due i toni si alzano tanto che, interviene  a prendere le difese del minore anche il padre del ragazzo. La discussione, incentrata naturalmente sulla sorte di Noemi si accende. Il tutto accadeva in un bar del posto, sotto gli occhi della barista, e secondo alcuni si sarebbero alzate anche le mani.

Subito dopo quanto accaduto, la barista avrebbe chiesto spiegazioni al giovane ragazzo in modo insistente, tanto da scatenare l’ira del fidanzatino che, uscendo dal bar, si scaglia con una sedia proprio sull’auto della barista, distruggendo parabrezza, finestrini e cofano.

Al momento non c’è stata nessuna denuncia di quanto accaduto e anche se questo episodio non è direttamente collegato alle ricerche di Noemi, sottolinea quale sia lo stato d’animo e il clima diffuso in questa zona del capo di Leuca.

Per quanto riguarda le ricerche, procedono senza sosta e a tappeto. Gli inquirenti si allontanano sempre più dall’idea che la ragazza si sia potuta allontanare volontariamente, anche perché non si riesce a spiegare come, una ragazza di soli 16 anni, sia riuscita a nascondersi per dieci giorni senza lasciare tracce. Si attendono altri sviluppi.

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