Bresaola Igp della Valtellina? Fatta con carne di zebù dal Brasile

La bresaola prodotta in Valtellina, marchio Igp e made in Italy è realizzata con carne estera, provenienza oltreoceano. Non è una bufala (la notizia), tanto meno una frode alimentare il prodotto che mangiamo, tutto secondo legge!

Bresaola Igp della Valtellina? Fatta con carne di zebù dal Brasile

Il suo sapore è molto gustoso, una carne da affettato tenera al palato e tanto ricca di proteine quanto povera di grassi. Un vero fiore all’occhiello tra i prodotti alimentari simili e spesso evitati dai consumatori per l’impatto non tanto positivo sulla salute. Bastano queste caratteristiche, non poche, per spiegare l’incredibile successo che la bresaola riscuote tra gli italiani.

L’affettato che detiene il primato lo si trova con marchio Igp della Valtellina, ed è un prodotto che negli ultimi 20 anni ha visto praticamente quasi raddoppiare il gradimento tra i consumatori. C’è tuttavia un dettaglio non da poco che molti ignorano: questa prelibatezza dietetica, è composta da alimenti “non proprio” italiani.

Tra tutti troviamo la carne di zebù, sconosciuto animale nelle nostre terre, è di fatti un bovino con gobba tipico del Brasile e ancora, limousine e garronesi che sono semplici bovini questa volta francesi, non mancano poi animali simili ma irlandesi e austriaci. Niente di illegale sia chiaro, la legge lo consente.

Definire un prodotto Igp non comprende infatti l’obbligo di provenienza della materia prima alimentare. Igp è non altro che due aspetti del prodotto finale: il metodo di produzione, stagionatura in questo caso, ed il luogo di produzione ossia l’intera provincia di Sondrio per la Valtellina. Non occorre che sia nostrana la carne tanto meno si obbligano i tipi di carne che la bresaola debba contenere. Unica garanzia per i consumatori sono i controlli sulla filiera operati dal Ministero delle Politiche Agricole.

Manca quindi per i produttori l’obbligo di indicare nell’etichetta della bresaola, l’origine delle carni che la compongono, questa in pratica non viene dichiarata.

Dalla loro i produttori della bresaola assicurano: “Lo zebù è un animale che vive allo stato brado e semibrado, in ambienti incontaminati, e garantiamo al 100% che la sua carne, oltre ad essere buona, è anche sana. Non possiamo fare altrimenti, i capi che abbiamo nella sola Valtellina basterebbero per produrre bresaola solo per una settimana”. Inviti della Coldiretti e del Ministero, sono stati rivolti più volte ai produttori al fine di indicare sempre l’origine di provenienza delle carni.Per rendere obbligatoria l’indicazione delle carni di origine occorre una norma europea, ma prima di ciò occorrerà aspettare almeno un anno.

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