Un’altra pagina di puro orrore è stata scritta nel Nord-Est della Nigeria, ed i protagonisti sembrano essere sempre loro, i fondamentalisti islamici del famigerato gruppo Boko Haram. Ma ciò che lascia sconcertati è che la piccola attentatrice era una bambina, la cui età è stata stimata dai testimoni al di sotto degli otto anni. Non si tratterebbe della prima volta in cui a fare le spese di questa follia siano bambine: il 10 Gennaio scorso, infatti, due ragazzine di 10 e 15 anni si fecero saltare in aria, esplodendo nel villaggio di Potiskum e causando 7 morti.
Sempre nello stesso villaggio, ora è stato il turno di una bambina ancora più piccola. Se fossero confermate le voci che attribuiscono l’attacco kamikaze ai Boko Haram (solo una mera formalità, visto che non sembrano esserci altre piste plausibili, si attende solo la rivendicazione ufficiale dell’atto), si tratterebbe dell’infausto record per la più piccola terrorista mai utilizzata dagli estremisti islamici africani per i loro attacchi, dal 2009 ad oggi.
Secondo i testimoni oculari, la bambina in questione si sarebbe avvicinata al mercato del villaggio di Potiskum, venendo prontamente fermata dagli addetti alla sicurezza che avrebbero cercato di perquisirla. Ma la bambina si sarebbe subito rifiutata di sottoporsi ai controlli di rito e, vedendo probabilmente sfumata a quel punto la possibilità di penetrare nel mercato cittadino, si sarebbe fatta esplodere direttamente sul posto. La bomba che aveva attaccata al corpo ha così seminato morte e distruzione nel posto di blocco, uccidendo 5 persone e ferendone altre 19, che sono state subito ricoverate in ospedale.
I fondamentalisti islamici del gruppo Boko Haram sono ormai una delle più grandi piaghe del Paese africano, e recentemente hanno varcato i confini nazionali, arrivando a seminare terrore anche nei vicini Ciad e Niger.