Talvolta la realtà supera la fantasia e se a provare tutto non ci fosse stata la morte di una neonata forse non ci crederemmo neanche.
Invece è tutto vero, tra successive azioni legali ed individuazioni delle reali cause e dei responsabili di questa assurda vicenda, oggi – dopo circa un anno – questi sono stati assicurati alla giustizia.
Circa dodici mesi fa due medici dell’ospedale di Bari si sono contesi l’unica sala operatoria che in quel momento era disponibile. Una discussione infinita tra i due sanitari che andò avandati – secondo quanto ricostruito dagli inquirenti e dai testimoni oculari presenti – per circa un’ora e mezza.
Un tempo lungo infinito, che ha determinato conseguenze letali per il nascituro che una delle due pazienti aveva in grembo. Infatti per la puerpera doveva essere fatto un parto cesareo d’urgenza, stante le gravi condizioni in cui versava il nascitura, nel mentre i sanitari litigavano per l’utilizzo della sala operatoria.
Dopo il decesso della piccola, soffocata dal cordone ombellicale, sono state otto le persone – tra medici ed infermieri – indagate dalla Procura di Bari. Erano troppe infatti le indicazioni che avevano messo in allarme i genitori: i tracciati – tre – irregolari che indicavano la sofferenza fetale.
Solo pochi giorni fa, si è ufficialmente saputo cosa accadde in quelle ore tra i medici del reparto, una cosa che nenache il medico legale – dice il padre della neonata deceduta nel corso di un’intervista – riesce a capire come e perchè sia stato possibile un ritardo di tal genere. Ritardo che ha spezzato il percorso terreno di chi si affacciava alla vita.