Bambina indiana stuprata e impiccata

Un altro caso di violenza su minori in India: una bambina di otto anni è stata stuprata e impiccata. Gli autori della violenza sono stati linciati dalla folla infuriata.

Bambina indiana stuprata e impiccata

Un altro caso di violenza su minori in India: dopo l’aggressione e la violenza sessuale nei confronti di una novizia di 17 anni a Bangalore, ancora un’altra vittima di violenza. Una bambina indiana di otto anni è stata prima stuprata e dopo impiccata a un albero in un villaggio del West Bengala, lo stato indiano dove sorge Calcutta.

La bambina indiana era scomparsa mercoledì sera dopo essere uscita di casa per comprare del riso per la cena. I genitori, non vedendola rincasare, hanno immediatamente lanciato l’allarme e di lì a poco sono iniziate le ricerche, in particolare nei pressi di uno stagno dove si sospettava  fosse caduta. Purtroppo il giorno successivo c’è stata la terribile scoperta: il corpo della bambina, che presentava molte ferite e segni di violenza sessuale, è stato trovato impiccato con una cintura al ramo di un grosso albero, a circa 200 metri dalla propria casa.

I familiari fin dall’inizio hanno sospettato del ‘tantric’ del villaggio, una figura tra guaritore e mago, e sono andati a cercarlo presso la sua abitazione, da cui l’uomo, insieme ad altri due presunti complici, stava per scappare. La fuga dei tre uomini è stata impedita dalla folla infuriata che ha iniziato a picchiarli fino all’arrivo delle forze dell’ordine. Il tantric è morto in ospedale per le ferite riportate nel linciaggio, mentre gli altri due uomini sono ricoverati.

Secondo alcuni fonti, la famiglia della bambina sarebbe stata vittima di una ritorsione, in quanto era coinvolta in una disputa su dei terreni.

La terribile vicenda ricorda la tragedia avvenuta a fine maggio in Uttar Pradesh, dove due cuginette di 14 e 15 anni sono state prima stuprate e poi impiccate ad un albero di mango. Ancora una volta l’india si ritrova protagonista delle pagine di cronaca dei giornali internazionali e degli schermi televisivi di tutto il mondo per l’ascesa di violenza  nei confronti delle donne e dei minori.

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