Antiterrorismo, Isis: arrestati italiani convertiti all’Islam

Sono stati arrestati i parenti di Maria Giulia Sergio, la 27enne partita per combattere con l'Isis in Siria: in manette anche i familiari del marito della donna, di origini albanesi. Stando alle indagini sul loro conto, sarebbero tutti implicati in operazioni di terrorismo sul suolo italiano

Antiterrorismo, Isis: arrestati italiani convertiti all’Islam

Proseguono le operazioni volte a smantellare le cellule terroristiche collegate all’Isis che hanno fatto il nido in Italia: la Procura di Milano ha emesso una serie di ordini di arresto per diversi cittadini albanesi, residenti nella provincia di Grosseto. Si tratta dei parenti di Maria Giulia Sergio, rispettivamente la zia Arta Kacabuni (41 anni), la suocera e lo zio del marito Baki Coku (37 anni), attualmente in Albania ma residente ad Arcille di Campagnatico (Grosseto).

Arresti e perquisizioni si sono susseguiti inoltre nelle province di Milano, Bergamo e della stessa Grosseto, ed hanno portato al fermo di 10 indagati sui quali pendeva un’ordinanza di custodia cautelare, con le accuse di associazione con finalità di terrorismo ed organizzazione di viaggio per finalità di terrorismo. Dalle indagini, è emerso che le cellule di terroristi ruotavano attorno a due nuclei familiari ben precisi: uno era proprio quello di Maria Giulia Sergio, italiana convertitasi all’Islam qualche anno fa, e reclutata in seguito da agenti dell’Isis.

L’altro era invece composto da cittadini albanesi residenti in provincia di Grosseto. Le due famiglie si mantenevano in contatto grazie al legame instauratosi dalla coppia di sposini unitisi in matrimonio a Settembre del 2014, partita poi a combattere al soldo dello Stato Islamico in Siria. Il blitz ha coinvolto i poliziotti della Digos, ed è stato coordinato dal procuratore aggiunto di Milano Maurizio Romanelli, con la collaborazione del pm Paola Pirotta.

La vicenda ha riacceso i riflettori mediatici sul caso di Maria Giulia Sergio, la 27enne di origini napoletane convertitasi all’Islam nel 2009. Maria era partita insieme al marito alla volta della Siria, desiderosa di combattere gli “infedeli” e sostenere la causa della Jihad promossa dagli estremisti islamici dell’Isis.

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