Un parco urbano che riproporrà le fattezze del Colosseo, utilizzando per l’occasione dei semplicissimi alberi. Detta così potrà sembrare un’idea stravagante ed improponibile, ma in verità rappresenta la soluzione studiata per poter recuperare l’area archeologica milanese di Via De Amicis. Se tutti conoscono il Colosseo come simbolo stesso della città di Roma, non tutti sapranno invece che anche a Milano era presente un Anfiteatro del tutto simile a quello capitolino.
L’imponente struttura a pianta ellittica realizzata in quella che allora era la città di Mediolanum, poteva arrivare a contenere 35.000 persone. Venne però distrutta dalle invasioni barbariche che imperversarono tra le fine del IV e l’inizio del V secolo dopo Cristo. A dir la verità, l’opera architettonica già in precedenza era caduta in disgrazia, sventrata dai cristiani del posto che la utilizzavano come cava di pietra per costruire la Basilica di San Lorenzo.
A distanza di molti secoli è però in cantiere un progetto che potrebbe ridare una seconda vita a quello che una volta era il “Colosseo di Milano”. A volerlo fortemente troviamo la Soprintendenza archeologica delle belle arti e del paesaggio. Rispetto all’anfiteatro originario, la versione del XXI secolo avrebbe però una veste molto più moderna e soprattutto “green”.
Come precisato da Antonella Ranaldi, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Milano, “l’idea è di valorizzare e fare conoscere l’Anfiteatro di Milano in via De Amicis con una nuova sistemazione a giardino che ne rievochi la forma perduta. L’arena centrale sarà mantenuta libera e utilizzata anche per spettacoli”.
In altre parole l’Amphitheatrum naturae vedrà la luce sulla pianta stessa dell’antica costruzione romana. Il giardino ellittico di 22.400 metri quadrati rievocherà la forma di un tempo, grazie al ricorso degli alberi collocati lungo il suo perimetro. “Può sembrare un’idea visionaria, ma il progetto è molto potente e d’impatto” ha aggiunto l’architetto.
Secondo gli accordi, l’area del Comune interessata dal progetto sarà per cinque anni concessa in comodato gratuito d’uso alla Soprintendenza archeologica delle belle arti e del paesaggio. Il nuovo parco rientrerà a tutti gli effetti all’interno di quella che è la rivoluzione green che ha investito il capoluogo lombardo. Dopo il Bosco Verticale, le palme di Piazza del Duomo, l’enorme progetto di riqualificazione della periferia di Milanofiori e il lancio di un nuovo Policlinico con giardino sul tetto atteso per il 2019, l’Amphitheatrum naturae rappresenta un ulteriore tassello che caratterizzerà la futura anima verde di Milano.