Sono in arrivo altre 33 moschee in Italia, quantomeno stando a quanto prevede un progetto del principe del Qatar, il cui cugino è giunto a Brescia nella giornata di ieri (martedì 25 maggio, nda) per discutere di affari con i vertici politici locali. Il fulcro della questione principale è l’erezione di decine di centri di culto islamico nella nostra penisola, i quali saranno sponsorizzati proprio dagli emiri quatarioti.
Il progetto è nato in collaborazione con l’UCOII (Unione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia), e pura ad “islamicizzare” il nostro Paese fornendo ai musulmani, ed a chiunque intenda convertirsi, luoghi dove poter pregare in virtù della tolleranza religiosa.
Hamad Ben Salman al-Thani, questo il nome dell’ambasciatore inviato a Brescia, è il responsabile degli investimenti sui centri islamici in Europa, ed ha deciso di puntare forte sull’Italia proponendo la costruzione di 33 moschee nuove di zecca.
Si è parlato molto del luogo dove i centri di culto potrebbero venire realizzati, ed una delle ipotesi è quella di riconvertire il Centro Fiera di Brescia come nuova moschea, ma solamente il venerdì; in questo modo i musulmani potrebbero pregare durante quello specifico giorno, ed il centro tornerebbe alle sue precedenti funzioni per il resto della settimana.
Ma Bresciaoggi ha riportato che le mire dello sceicco del Qatar e dei vertici musulmani in Italia potrebbero essere ancora più importanti per quel che riguarda Brescia: si è parlato infatti di riconvertire addirittura il centro direzionale “Tre Torri“. Una suggestione per ora, ma che potrebbe ben presto diventare realtà.
Perché la volontà del principe qatariota è quella di sviluppare le 33 moschee in Italia partendo dal Nord, ed arrivando fino alla Sciilia. E per dare una “spinta” alla realizzazione dei centri di culto islamico, sono già pronti 25 milioni di euro.
Proprio in questi giorni è stato inaugurato un nuovo centro islamico a Piacenza, finanziato quasi totalmente proprio dal Qatar, al cospetto del già citato sceicco, nonché cugino del principe e segretario del consiglio dei Ministri qatariota, Hamad Bin Nasser al-Thani.