Allarme meningite, nuovo caso a Piazza Armerina

Dopo la Toscana e la Lombardia, si è registrato il primo caso di meningite nel Sud Italia, precisamente a Piazza Armerina, in provincia di Enna. Dopo un ricovero ospedaliero ad un uomo di 33 anni è stato diagnosticata la meningite, le condizioni sono gravi.

Allarme meningite, nuovo caso a Piazza Armerina

Dopo i casi di meningite registrati in Toscana e in Lombardia – dove a distanza di pochi mesi sono decedute due studentesse a Milano ed un imprenditore a Bergamo – ecco arrivare nel Sud Italia il primo caso di meningite.

Un uomo di 33 anni è arrivato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Chiello di Piazza Armerina, provincia di Enna, con febbre alta, dolori muscolari e stordimento; è stato immediatamente ricoverato e, dopo alcune accurate analisi, gli è stata diagnosticata la meningite; le sue condizioni appaiono ancora molto gravi.

Il primo caso in Sicilia, dunque, che ha letteralmente mandato in allarme tutta la popolazione locale, nonchè tutti coloro che a vario titolo e in varia misura – familiari, medici, paramedici e altri – sono entrati in contatto con il paziente. Ora per loro è stata disposta la profilassi antibiotica prevista dal protocollo sanitario.

L’uomo è stato trasportato all’ospedale Umberto I di Enna dove attualmente si trova in isolamento nel reparto di malattie infettive. I medici ospedalieri che lo hanno in cura hanno riferito che il paziente sta reagendo alla profilassi antibiotica, il che farebbe escludere almeno per il momento la presenza del meningococco più letale.

Se da un lato le condizioni del paziente di Enna sembrano dunque migliorare, restano invece gravi le condizioni del bambino di quattro anni, colpito da meningite, ricoverato qualche giorno fa al Meyer di Firenze. Le condizioni sono attualmente stabili – riferiscono i medici che lo hanno in cura – cosa che rappresenta un dato positivo considerato che la malattia è proprio nei primi giorni molto più aggressiva.

Il bambino era stato vaccinato contro la meningite quando aveva appena un anno di vita. Anche se questo, purtroppo, sembra non averlo reso immune dall’attacco della malattia. Non tutti i bambini – tengono a precisare i sanitari – tendono a reagire al vaccino allo stesso modo.

A Cascina, luogo in cui vive il bambino, sono stati infatti vaccinati e sottoposti a terapia antibiotica tutti i bambini e le persone che sono state a contatto con il giovane paziente.

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