A Brescia apre il primo locale gestito da ragazzi Down

E' ormai risaputo che i ragazzi affetti dalla Sindrome di Down non hanno nulla da invidiare ai loro coetanei, ecco allora che a Brescia è nata la prima attività gestita in tutto e per tutto dai ragazzi affetti dalla 'monosomia di Down'

A Brescia apre il primo locale gestito da ragazzi Down

Sulla scia del clamore e della commozione suscitati dal video del padre canadese sulla condizione del figlio, affetto da Sindrome di Down, rivolgiamo adesso l’attenzione su quanto sta avvenendo a Brescia dove si è appena inaugurato, su Viale Italia, il primo locale interamente gestito da ragazzi affetti dalla sindrome di Down.

Il locale si chiama ‘21 Grammi‘ e fornisce pasti e pizze anche da asporto, oltre ad essere panetteria e rosticceria. Vi lavorano ben 6 ragazzi con il supporto della cooperativa ‘Big Bang’, molto attiva nell’ambiente cittadino per suportare iniziative che vedono protagonisti ragazzi Down.

Il nome del locale non è certo scelto a caso, infatti fa esplicito riferimento al cromosoma 21, direttamente responsabile della sindrome. Non è la prima volta che i ragazzi Down vengo inseriti in un ambiente lavorativo e tutti i tentativi fatti hano sempre riscosso successo in quanto questi ragazzi, se accolti in un ambiente sereno e disponibile, possono operare addirittura ottenendo risultati migliori rispetto a chi, invece, ha tutti i cromosomi in regola.

In questi giorni sta spopolando sui giornali e sul web la storia di Nicole Orlando, ragazza Down, che partecipa al programma televisivo condotto da Milly Carlucci ‘Ballando Con le Stelle‘. Nicole è, a tutti gli effetti, una stella, infatti è pluri campionessa olimpionica nelle olimpiadi per i ragazzi Down ed ha partecipato a molte ‘Paraolimpiadi’, ottenendo sempre risultati più che brillanti, e piazzandosi sempre tra i primi posti sul podio dei vincitori.

Questi esempi è bene che siano conosciuti e diffusi come incoraggiamento per le famiglie che vivono la quotidianità con un figlio Down. Suggeriscono infatti che quello che un tempo era considerato come un grave deficit della persona può, grazie alle moderne conoscenze scientifiche del genoma umano e quindi della Seindrome di Down, trasformarsi in una marcia in più per la realizzazione della loro vita in piena autonomia.

Continua a leggere su Fidelity News