249 alloggi pubblici occupati abusivamente tra Venezia e Mestre

In Veneto, tra la provincia di Venezia e Mestre, sono stati contati la bellezza di 249 alloggi pubblici occupati abusivamente; sono state attivate le procedure per lo sgombero di 112 e 53 per morosità.

249 alloggi pubblici occupati abusivamente tra Venezia e Mestre

In Veneto, precisamente nelle zone del Veneziano, in particolare tra Venezia e Mestre, ci sono la bellezza di 249 appartamenti occupati abusivamente.

La situazione è stata messa alla luce durante la commissione sulla residenzialtà che si è tenuto mercoledì scorso in presenza della vice sindaca, Luciana Colle, dove il commissario dell’Ater Aladino Padoan, con avvocati e consiglieri ha spiegato come sta la situazione degli appartamenti in queste zone.

L’Ater possiede 5.187 immobili tra Venezia e Mestre, di cui 2.606 si dividono in questo modo, per quanto riguarda Venezia e le sue isole:

  • 324 tra la zona di San Marco, Castello e Sant’Elena
  • 616 a Cannaregio
  • 492 nelle zone di Dorsoduro, Santa Croce e San Polo
  • 668 nell’Isola della Giudecca
  • 260 al Lido
  • 2 a Pellestrina
  • 182 nell’Isola di Murano
  • 62 nell’Isola di Burano

Nella zona della cosidetta “terraferma”, ovvero Mestre, ci sono invece 2.641 immobili:

  • 634 a Favaro
  • 393 a Carpenedo e Bissuola
  • 195 a San Lorenzo e in via XXV Aprile
  • 6 a Zelarino, a Cipressina ed a Trivignano
  • 599 a Piave
  • 177 a Chirignago e Gazzera
  • 618 a Marghera e Catene 
  • 19 a Malcontenta

Gli alloggi sfitti ammonterebbero a 965, tra cui 217 sarebbero vuoti e gli altri 748 avrebbero bisogno di essere ristrutturati, solo che servirebbero 14 milioni di euro per sistemarli e renderli agibili.
Invece, gli appartamenti occupati abusivamente sono 179 più altri 70 che appartegono al Comune, in totale 249 appartamenti.

Sono state avviate delle procedure di sgombero – in tutto 112 – e 53 di morosità. Si spera che a breve queste situazioni di occupazione si sistemino anche se, a quanto pare, non sarà facile far spostare gli occupanti da queste abitazioni, visto che la maggior parte di loro appartiene a culture diverse da quella del nostro Paese e quindi la paura è quella che si verifichino dei problemi tra i vicini di casa di questi signori e, quindi, i problemi – invece che diminuire – aumenterebbero ancora di più.

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