Al centro di diverse statistiche interessanti, YouTube, la piattaforma di streaming multimediale targata Google, ormai prossima ad abbandonare le proprie produzioni originali, non ha mancato di rendersi protagonista anche con novità concrete rilasciate ufficialmente, in favore di YouTube Premium, e YouTube TV.
Partendo dalle statistiche, negli scorsi giorni è stata pubblicata una ricerca condotta dall’agenzia in-Sane Management, che gestisce talenti sulle piattaforme social, dalla quale si è evinto che la platea di coloro che seguono gli Youtuber sia costituita per la maggior parte (56.9%) da persone con età tra i 25 e i 44 anni: nello specifico, si tratterebbe di individui con un buon potere d’acquisto, esigenti, sempre connessi e poco ancorati alla TV, che – “prima di acquistare un prodotto – preferiscono trovare riscontri in un video nel quale sia stato provato o dove venga almeno mostrato e spiegato“.
Nel 2012, il video Gangnam Style del rapper sudcoreano Psy mandò in tilt i contatori di YouTube, ottenendo un successo impressionante che, però, di recente è stato letteralmente surclassato da un altro video, decisamente inaspettato. Nello specifico, diversi media di settore hanno riportato in queste ore che a ottenere il nuovo primato di clip più vista sulla grande Y sia ormai “Baby Shark“, una canzoncina con disegni molto colorati di allegri squaletti che, pubblicata nel lontano 2016 dall’emittente educativa sudcoreana Pinkfong, col passare del tempo ha ottenuto un successo via via crescente, tanto da attestarsi attualmente oltre i 10 miliardi di visualizzazioni, lasciandosi di molto alle spalle un grosso calibro come Despacito, del chitarrista Luis Fonsi, attualmente inchiodato intorno ai pur ragguardevoli 7.7 miliardi di visualizzazioni.
Abbandonando le statistiche, e passando a elementi più concreti, il portale Variety ha riferito dell’intenzione di Google di chiudere la divisione delle sue produzioni esclusive destinate a YouTube Premium che, fondata nel 2016 come YouTube Red Originals, doveva costituire un elemento centrale dei contenuti dell’allora YouTube Red (poi, appunto, YouTube Premium). A seguito della decisione assunta, le risorse di Mountain View saranno reindirizzate sui progetti che rientrano in altri programmi, tra cui YouTube Kids Fund, Live Shopping, Black Voices Fund e Creator Shorts Fund.
Sempre in tema di novità concrete, ma passate un po’ sotto traccia (complici gli annunci da CES 2022), nelle scorse settimane Google ha attivato una nuova possibilità di abbonamento per YouTube Music e Premium: laddove prima erano disponibili solo le opzioni per la prova e l’abbonamento mensile, ora vi è anche quella per l’abbonamento annuale.
Avvalendosi di quest’opzione (disabbonandosi prima dal piano mensile, se iscritti ad esso), un anno di YouTube Music permetterebbe di risparmiare 36 dollari nel caso si operasse mediante 12 rinnovi mensili, con una spesa unica di 107.99 dollari: nel caso di YouTube Premium, la spesa complessiva sarebbe di 89.99 dollari, con un risparmio di 30 dollari sull’abbonamento mensile. La nuova opportunità, a quanto pare, sarebbe – però – una promozione a tempo limitato (sino al 23 Gennaio), non disponibile globalmente, in quanto ristretta a pochi paesi abilitati (Canada, Stati Uniti, Messico, Germania, Turchia, Thailandia, India, e Giappone).
Infine, qualche piccola novità anche per la piattaforma alternativa alla TV via cavo “YouTube TV“: quest’ultima, nel corso del 2022, si appresta a guadagnare il canale di notizie metereologiche Weather Channel, auspicabilmente senza la maggiorazione del già ragguardevole abbonamento mensile di 65 dollari ma, nel frattempo, sia nell’app mobile che in quella in esecuzione nelle TV, ha ottenuto un’opzione che permette di riordinare in base ai più visti i canali che trasmettono in diretta (live TV).