X, precedentemente noto come Twitter, ha recentemente implementato una modifica controversa che ha eliminato alcune restrizioni per gli utenti bloccati. Ora, le persone che vengono bloccate su X possono comunque visualizzare il profilo e i post di chi le ha bloccate, pur non avendo la possibilità di interagire direttamente attraverso like, commenti o retweet. La modifica, annunciata per la prima volta a ottobre e lanciata ufficialmente il 3 novembre 2024, ha scatenato una reazione negativa da parte della comunità, che teme conseguenze sulla privacy e sulla sicurezza personale.
Secondo l’annuncio ufficiale del team di X (@XEng), la modifica è stata pensata per aumentare la “trasparenza” all’interno della piattaforma. X ha spiegato che la funzione di blocco può essere talvolta utilizzata dagli utenti per nascondere informazioni private o diffamatorie, rendendo il blocco un mezzo per “tenere all’oscuro” chi è stato bloccato. Con la nuova policy, X intende dare la possibilità agli utenti bloccati di verificare se qualcuno ha postato contenuti dannosi o diffamatori su di loro, eliminando il “velo” che finora ha reso il blocco uno strumento di esclusione anche visiva. Tuttavia, questo cambiamento ha suscitato dubbi sulla capacità della piattaforma di proteggere gli utenti da comportamenti indesiderati e potenzialmente pericolosi.
La nuova impostazione di blocco ha sollevato immediate critiche da parte di chi teme che possa agevolare attività di monitoraggio da parte di stalker, ex partner abusivi e altri soggetti che potrebbero voler osservare i post e le attività online di individui vulnerabili. Alcuni utenti sottolineano che, sebbene il blocco in precedenza non fosse un impedimento assoluto per visualizzare un profilo tramite account alternativi, rimuovere questa barriera può incoraggiare comportamenti tossici, aumentando il disagio per chi desidera ridurre la propria esposizione a individui specifici.Inoltre, molti temono che questa modifica possa violare le linee guida di sicurezza dei principali app store. Le normative di Apple e Google, infatti, richiedono che le app di social media dispongano di funzionalità adeguate per proteggere gli utenti da abusi e comportamenti dannosi. Secondo queste linee guida, la possibilità di bloccare completamente gli utenti indesiderati è una funzione obbligatoria per garantire un ambiente sicuro per tutti gli utenti.
Bluesky, un nuovo social network con funzionalità simili a quelle di Twitter, ha prontamente risposto a questa controversia sottolineando le proprie opzioni di blocco più avanzate. Sulla piattaforma Bluesky, gli utenti possono non solo bloccare altri profili individualmente, ma anche utilizzare blocchi di massa basati su liste condivise, aumentando così il livello di protezione. La piattaforma Meta, Threads, ha anch’essa dichiarato di mantenere la funzionalità di blocco nella sua forma tradizionale, permettendo agli utenti bloccati di non avere alcun accesso ai profili che li hanno esclusi. Queste differenze potrebbero influenzare la migrazione di utenti, in quanto X ha già perso una fetta considerevole di utilizzatori verso piattaforme concorrenti. Negli ultimi mesi, la gestione controversa di X, compresi i cambiamenti alla moderazione dei contenuti e l’introduzione di posizioni più allineate alla politica conservatrice americana, ha aumentato il numero di utenti che cercano alternative più sicure e meno invasive. Piattaforme come Threads e Bluesky, che hanno puntato su politiche di moderazione più severe, stanno attirando l’attenzione di chi desidera un ambiente social percepito come più sicuro.
Non è chiaro come questo cambiamento impatterà sull’esperienza complessiva su X. Da una parte, c’è la spinta dell’azienda verso una maggiore trasparenza, in linea con la filosofia dell’attuale proprietario, Elon Musk, di promuovere un dibattito aperto senza restrizioni. Dall’altra, c’è il rischio che questa mossa possa alienare una parte significativa degli utenti che vedono il blocco come uno strumento essenziale per preservare la propria privacy e sicurezza online. La domanda che molti si pongono è se X deciderà di fare marcia indietro su questa scelta o se manterrà la nuova policy di blocco nonostante il feedback negativo. La reazione degli utenti nelle prossime settimane, unita all’eventuale risposta dei regolatori degli app store, potrebbe giocare un ruolo determinante nella decisione finale della piattaforma. La scelta di X di eliminare alcune restrizioni per gli utenti bloccati rimane un tema caldo nel dibattito sulla privacy nei social network. Questo cambiamento, che si presenta come un’innovazione verso la trasparenza, porta alla luce complesse questioni etiche legate alla sicurezza degli utenti e al loro diritto di limitare l’accesso alle proprie informazioni su piattaforme pubbliche.