Il social network X sta attualmente bloccando i link provenienti dal dominio Signal.me, una piattaforma di messaggistica crittografata che garantisce la sicurezza delle comunicazioni. Gli utenti che tentano di condividere i link a Signal.me sui post, nei messaggi diretti (DM) o nelle bio dei loro profili ricevono errori che impediscono l’invio del messaggio, talvolta identificando il link come contenuto dannoso o spam.
Secondo quanto riportato da Matt Binder, giornalista di Disruptionist, il problema riguarda esclusivamente i link a Signal.me, mentre altri link come quelli diretti a Signal.org non risultano bloccati. I messaggi di errore che appaiono sono diversi a seconda della modalità in cui il link viene inserito, ma tutti condividono lo stesso obiettivo: impedire la diffusione del collegamento. Quando si tenta di pubblicare un link di Signal.me, X restituisce il seguente messaggio: “Impossibile completare questa richiesta poiché il link è stato identificato da X o dai suoi partner come dannoso“.
Inoltre, se si prova ad aggiornare la bio con il link a Signal.me, compare un errore che indica che la descrizione è stata identificata come “malware“. Signal è diventato un punto di riferimento per la comunicazione sicura, in particolare per giornalisti, whistleblower e altri utenti che necessitano di messaggistica privata e protetta. La piattaforma è utilizzata anche da dipendenti federali per denunciare attività sospette o illecite, come nel caso recente del Department of Government Efficiency (DOGE), un nuovo ente governativo.
La crittografia end-to-end e il salvataggio dei messaggi sul dispositivo, senza memorizzazione nel cloud, sono tra le principali caratteristiche che rendono Signal un’opzione privilegiata per chi desidera proteggere la propria privacy. Il blocco dei link a Signal.me da parte di X è particolarmente significativo considerando il crescente utilizzo di Signal da parte di coloro che vogliono mantenere la riservatezza delle proprie comunicazioni.
Non è la prima volta che X limita l’uso di link di altre piattaforme: nel 2022, la società aveva già bloccato i link verso Facebook, Instagram, Mastodon e altri social, adottando una politica che vietava la “promozione gratuita” di concorrenti. Ma mentre in quel caso si trattava di piattaforme concorrenti dirette, la situazione con Signal è diversa, poiché non è un rivale di X. Molti utenti si sono lamentati del blocco, in quanto questo impedisce loro di utilizzare la piattaforma per condividere rapidamente informazioni attraverso Signal, un servizio che si distingue per la sua attenzione alla sicurezza.
Al momento, una soluzione temporanea consiste nell’uso di codifiche come base64 o URL shorteners, ma è probabile che X possa bloccare anche queste soluzioni in futuro. Il divieto di pubblicare i link Signal.me non è l’unico segno di tensione tra X e altre piattaforme. In passato, Elon Musk ha più volte preso provvedimenti per limitare la visibilità di concorrenti diretti, soprattutto dopo aver acquistato Twitter per 44 miliardi di dollari. La recente chiusura ai link Signal.me potrebbe quindi essere vista come una continuazione di questa politica, seppur con un impatto potenzialmente maggiore per gli utenti interessati alla privacy.