Valanga di (gradite) novità per YouTube Music e YouTube (su smart) TV

Nelle scorse ore, Google ha annunciato. in favore di YouTube Music, l'arrivo della musica riproducibile gratuitamente in background, senza dimenticare le pubblicità interattive su YouTube visto in TV e rassicurazioni per gli abbonati alla piattaforma USA YouTube TV.

Valanga di (gradite) novità per YouTube Music e YouTube (su smart) TV

Da sempre molto coccolata da “mamma Google“, la piattaforma per lo streaming YouTube si è col tempo evoluta in diverse diramazioni, alcune delle quali destinate esclusivamente alla musica, con altre, invece, chiamate ad abbracciare il mondo delle (smart) TV: proprio questi ambiti sono quelli appena attenzionati da Mountain View con diverse novità, qui di seguito rendicontate. 

Le prime notizie riguardanti YouTube, forse le più importanti dell’intero paniere, coinvolgono YouTube Music. Quest’ultima, sino a poco tempo fa, relegava al possesso di un abbonamento a YouTube Premium la possibilità di ascoltare la musica in background, cioè a schermo spento o nel mentre ci si recava su altre app (magari per messaggiare o leggere / inviare la posta elettronica). A quanto pare, però, le cose sono destinate a cambiare dal prossimo 3 Novembre, quanto meno in Canada, ove partirà il test che permetterà anche agli utenti gratuiti di riprodurre in background contenuti come la musica personale caricata e, conditi da annunci pubblicitari, quella in riproduzione casuale, le stazioni radio continue, i mix personalizzati “Mixed for You” e le proprie playlist, all’insegna di un’esperienza d’uso che ricorda quella già introdotta da Spotify che permette d’ascoltare la musica in sottofondo per 30 minuti prima che vengano riprodotti degli annunci. 

Non meno interessate, ma anche curioso, è quanto capitato ad alcuni utenti che, installata la release 4.48.51 di YouTube Music per Android, si sono ritrovato a disposizione anche un altro widget (oltre a quello “Now playing”) per questa piattaforma, chiamato “Turntable” per la sua forma a giradischi che, in formato 3×2 con tanto di copertina (però non rotante, per non impattare sulle risorse), offre un rapido accesso agli ultimi brani riprodotti con, nell’angolo alto di destra, un rimando per il like-dislike del brano e, in quello in basso a sinistra, il pulsante di avvio / messa in pausa

Infine, due notizie riguardanti il connubio tra YouTube e smart TV. Nel primo caso si tratta della piattaforma, attiva dal 2017 negli USA, YouTube TV che, dopo varie rimodulazioni, oggi offre la visione di circa 85 canali televisivi al prezzo di 64.99 dollari al mese: nelle scorse settimane si era ventilata la possibilità, con conseguente riduzione della quota mensile, che questa piattaforma potesse perdere tutti i canali del gruppo NBC Universal (notizie, eventi sportivi, cinema, intrattenimento, emittenti locali, etc) a causa dell’impuntamento di quest’ultimo teso a imporre a Google l’inclusione, nel pacchetto, anche del suo streaming Peacock che, oltre a dover essere installato a parte, avrebbe comportato una certa ridondanza posto che i suoi contenuti sono già presenti su YouTube TV, come pure le reti televisive di NBC. A quanto pare, questo pericolo è scongiurato visto che, viene sottolineato, senza alcuna maggiorazione di prezzo, si è raggiunto un accordo con Comcast Corporation, editore del gruppo massmediale newyorkese, che manterrà su YTV la gamma completa dei canali di cui sopra.

Lo scorso Dicembre, Google rendicontò come, nei soli USA, ben 120 milioni di persone guardassero YouTube sulle smart TV: l’occasione venne presto sfruttata per introdurvi delle pubblicità che, è stato reso noto nelle scorse ore, da oggi sono più interattive nell’aiutare gli utenti a scoprire prodotti e servizi al cui approvvigionamento potrebbero essere interessati. Il tutto si tradurrà nello specifico, grazie ad un’implementazione globale in Google Ads, in campagne pubblicitarie tramite link posti sotto i video che si stanno guardando, cliccando su quali, senza interrompere l’esperienza di visione delle clip, si verrà portati, via desktop o smartphone, allo shop riguardante l’azienda protagonista della pubblicità (magari per concludere un acquisto). 

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