Twitter: per i client di terze parti è finita. Ritirati Twitterrific e Tweetbot

Twitter ha definitivamente confermato che non sarà possibile creare prodotti sostitutivi delle sue applicazioni. Il noto social, nel frattempo, ha annunciato un'importante novità per la sua funzione fiore all'occhiello in ottica anti disinformazione.

Twitter: per i client di terze parti è finita. Ritirati Twitterrific e Tweetbot

Da quando Elon Musk ha comprato Twitter, molte cose sono cambiate per Twitter che, perse diverse entrate pubblicitarie, sta tentando di recuperare ricavi da ogni angolazione possibile, anche uccidendo di fatto i client alternativi alla propria piattaforma che, nel frattempo, ha ulteriormente migliorato la funzione anti disinformazione delle Community Notes.

Partendo dalle brutte notizie, secondo Reuters che cita alcune stime fatte dalla società di ricerca Pathmatics, dei primi 30 investitori pubblicitari di Twitter solo 6 hanno aumentato gli investimenti dall’arrivo di Musk: 14 dei primi 30 hanno interrotto del tutto la pubblicazione di annunci sul canarino azzurro mentre 4 aziende “hanno ridotto la spesa tra il 92% e il 98,7% dalla settimana prima dell’acquisizione di Musk fino alla fine dell’anno“. A conti fatti, ciò ha portato a una riduzione delle spese pubblicitarie del 42%,per un totale di 53,8 milioni di dollari, combinando i dati di Novembre e Dicembre 2022. 

Passando alle novità ufficiali, Twitter ha annunciato mediante uno dei suoi account ufficiali alcune modifiche alla funzione di contestualizzazione Community Notes prima conosciuta come Birdwatch. Nello specifico, le note che gli utenti possono scrivere per fornire più contesto ai tweet ora appariranno anche sui tweet di citazione: si parte dalla versione web del social e presto la novità sbarcherà anche lato mobile su Android e iOS. In futuro, assicura poi Elon Musk, gli utenti riceveranno una notifica ogni volta che venga applicata una Community Note a un contenuto a cui abbiano concesso un like, una risposta o un retweet. Ciò dovrebbe consentire loro di tenersi aggiornati sull’evoluzione delle cose che apprezzano, frenando nel contempo la propagazione della disinformazione. 

Intanto, dopo le dichiarazioni delle scorse ore, secondo cui i client di terze parti non funzionavano più perché il social aveva iniziato a far rispettare regole di vecchia data (senza precisare quali), Twitter ha silenziosamente modificato (visto che nell’analisi condotta con la Wayback Machine tale elemento non era presente) le regole per gli sviluppatori, aggiungendo ora la precisazione secondo cui è vietato creare o tentare di creare prodotti sostitutivi o simili alle applicazioni (intese come “prodotti, servizi, applicazioni, siti web, pagine web, piattaforme e altre offerte rivolte al consumatore“) di Twitter. 

In precedenza, tali regole si limitavano a scoraggiare dalla creazione di client alternativi, ma non li proibivano: addirittura, in un periodo di buoni rapporti con la categoria degli sviluppatori, nel 2021 è stato rimosso anche il passaggio in questione. Ora, invece, con le nuove regole è finita per i client di terze parti, come dimostrato dal fatto che Twitterrific ha ritirato la propria app dall’App Store di iOS e macOS, con anche Tweetbot che ha ritirato il proprio client dall’App Store dei Mac promettendo di far presto la stessa cosa con la versione per iOS. 

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