Twitter: trimestrale con poche luci, filtro contro immagini osé non gradite

Di recente, una programmatrice indipendente ha messo a disposizione un filtro in grado di tutelare gli utenti di Twitter, alle prese con una trimestrale non esaltante in toto, dalla fastidiosa piaga del cyber-flashing: ecco di cosa si tratta, e come funziona.

Twitter: trimestrale con poche luci, filtro contro immagini osé non gradite

Nel corso degli ultimi tempi, sono sempre più le piattaforme social che si attivano nel rendere i propri servizi online più sicuri, prevenendo minacce come ad esempio quella del bullismo, attenzionato anche da Instagram, con un apposito strumento. Rimane scoperta, però, la protezione contro il cyber-flashing, da oggi combattuto tramite un’estensione esterna su Twitter, fresca reduce dalla propria ultima trimestrale 2019.

Nelle scorse settimane, anche Twitter ha partecipato al valzer delle comunicazioni ai propri azionisti, rendendo noto come le sue entrate complessive trimestrali abbiano toccato per la prima volta, con un +11%, quota 1.01 miliardi di dollari, con vari mercati pubblicitari in crescita, tra cui in particolare quello USA.

Un po’ meno bene, però, è risultato essere il quadro effettivo, netto, delle finanze del gruppo di San Francisco, posto che i ricavi operativi, solo il 15% dell’ammontare complessivo, sono risultati essere pari a 153 milioni di dollari, laddove esattamente un anno prima rispetto a timing di riferimento, quindi nel 2018, il risultato ottenuto era stato di 207 milioni di dollari, ben il 23% di quanto incamerato globalmente: ciò, in sostanza, si è tradotto – per il Q3 del 2019 – in un reddito netto dimensionato in 119 milioni di dollari, pari ad appena 0.15 dollari di utile per azione

Un modo per risalire la china, nella piattaforma del CEO Jack Dorsey, potrebbe essere stato appena offerto dalla programmatrice e attivista Kelsey Bressler che, per inciso, ha appena realizzato (addestrando una AI al riconoscimento di 4.000 immagini di nudo spontaneamente donate nell’ambito del progetto “ShowYourDiq”) un filtro per tutelare gli utenti dalla piaga del cyber-flashing che porta a ricevere immagini sessualmente esplicite senza che siano mai state richieste. 

Il filtro, chiamato SafeDM, preciso nel 99% dei casi, intende tutelare tutte quelle donne (il 53% del target dai 18 ai 29 anni) e uomini (il 37% nella stessa fascia d’età) che hanno ricevuto, in canali privati, immagini di nudo non preventivamente richieste: per avvalersi del nuovo strumento, basta portarsi all’indirizzo “register.safedm.com” e, quivi giunti, registrarsi concedendo alla piattaforma l’accesso ai propri messaggi privati, che non verranno letti. A quel punto, nell’eventualità che si riceva un’immagine osé, il filtro entrerà in azione cancellandola e restituendo, dopo qualche istante, sia al mittente che al destinatario, un relativo avviso, nella speranza che – prima o poi – le piattaforme social integrino nativamente sistemi di tutela dal cyber-flashing.

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