Twitter: policy contenuti duplicati/copiati, ban permanenti, test in stile TikTok e rumors

Elon Musk continua a dire la sua su come cambierebbe Twitter ad acquisizione avvenuta: nel frattempo, la piattaforma continua a lavorare implementando, tra le varie cose, una nuova policy per i contenuti copiati e un test che ricorda il funzionamento di TikTok

Twitter: policy contenuti duplicati/copiati, ban permanenti, test in stile TikTok e rumors

Sempre carico di novità anche in quota rumors, Twitter nelle scorse ore ha confermato l’esistenza di un test per un’esperienza in stile TikTok e, nel contempo implementato una più chiara policy per i contenuti duplicati e di spam: il tutto mentre il probabile futuro nuovo proprietario Elon Musk di Tesla ha chiarito il suo pensiero sui ban permanenti, e su quando ci si potrebbe limitare alle sospensioni. 

Partendo dalle novità già in essere, nelle scorse ore Twitter ha confermato l’esistenza di un test, ora esteso a più utenti e con un layout leggermente diverso rispetto ai primi collaudi di Dicembre, che propone un’esperienza in stile TikTok. Nello specifico, nella scheda Trending, gli utenti possono scegliere tra Personalizzato o Top Trends qualora optino per quello che è il contenuto più popolare sulla piattaforma in quel dato momento. Quando però si va sulla scheda “For You”, i contenuti video, anche nei tweet che hanno pure del testo, vengono riprodotti a schermo intero, verticalmente.

Secondo socialmediatoday, la motivazione di quest’esperimento, che evidentemente ha raccolto riscontri positivi già nella prima fase di Dicembre (di qui lo step two), sarebbe quella di ottenere più informazioni sugli specifici interessi di ogni utente, visto che con sistema à la TikTok in un frame sarebbe riprodotto un solo tweet e, quindi, le reazioni dell’utente in quel caso sarebbero tutte da ritenersi “un feedback di risposta diretto” al post. Al contrario di quant’avviene oggi quando, in un particolare momento, sullo schermo vengono visualizzati più post.

Dopo le prime mosse nel 2020, Twitter ha reso noto di star implementando una nuova policy sui contenuti copypasta, cioè duplicati, con lo scopo anche di chiarire quali tipologie di violazioni rientrino in questa fattispecie e come vengono affrontate. Nello specifico, un contenuto copypasta è un testo, un’immagina o una combinazione di più elementi che sia stato “copiato e incollato o duplicato con qualsiasi mezzo sulla piattaforma“. 

Chiarito il concetto, costituirà violazione nel caso un tweet sia copiato-duplicato e incollato sì da disturbare l’esperienza utente degli altri. Parimenti è sempre una violazione quando un tweet identico o quasi venga condiviso da un singolo utente o da più account. Premettendo che la cosa non riguarderà quei contenuti twittati o ritwittati con commenti o contenuti originali, per gli altri vi sarà invece la limitazione della visibilità. Nello specifico, il contenuto copypasta o comunque protagonista di una violazione da spam non sarà incluso nei Trends e nei Top Search, potrà essere declassato nei consigli via email e nelle risposte, e non sarà suggerito nelle timeline di coloro che non seguono il profilo del relativo postatore. 

Si arriverà alla rimozione del tweet o alla sospensione dell’account nel caso la condivisione di contenuti simili rasenti la manipolazione della piattaforma e forme di spam su Twitter: ad esempio, se un account pubblica quasi solo contenuti copiati, o se ci si avvale di automazione o scripting per pubblicare i contenuti copiati (alterando ipso facto i risultati di ricerca e le tendenze in-platform).

Passiamo alle novità future, che potrebbero arrivare qualora Musk dovesse concretizzare il suo acquisto di Twitter. Nel mentre la madre del miliardario, Maye Musk, ha preso a chiedere a gran voce l’introduzione del sistema di modifica dei tweet, a cui la piattaforma sta già lavorando da tempo, l’istrionico Elon, nel corso del summit “Future of the Car” promosso dal Financial Times ha spiegato che secondo lui è stato un errore bannare permanentemente Trump (a cui riaprirebbe le porte ad acquisizione conclusa), perché ciò ha alienato gran parte delle persone che vedeva Twitter come una piazza libera, e non ha effettivamente tolto la voce all’ex presidente, posto che si è fatto un social per conto suo

Secondo Elon Musk, il ban permanente dovrebbe riguardare solo lo spam, le truffe e l’uso dei bot: nel caso si dica qualcosa che potrebbe essere dannoso per l’umanità o illegale si potrebbe dare una sorta di time-out, una sospensione temporanea, riducendo anche l’attrazione o rendendo invisibile il tweet incriminato. Infine, i rumors: dal leaker Nima Owji arriva la scoperta, tratta dalla versione web app del canarino azzurro, secondo cui il social stia ancora lavorando al suo sistema di Status, i Vibes, che al momento, con tanto di icone, si sostanzierebbero in Listening, Playing, Reading, e Watching.

Continua a leggere su Fidelity News