Twitter: polemica affitti, video di 2 ore per Blue, punti esclamativi a gogò

Twitter ha intrapreso una polemica con lo scopo di farsi abbassare gli affitti nel quartier generale di San Francisco: nel frattempo, il medesimo social ha rilasciato una novità "assertiva" e concesso un aggiornamento interessante ai suoi abbonati a Blue.

Twitter: polemica affitti, video di 2 ore per Blue, punti esclamativi a gogò

Twitter, appena poche ore dopo le novità emerse di recente, è tornata subito sotto i riflettori, questa volta per una polemica con i proprietari dei suoi uffici, ma anche per una curiosa novità assertiva e per una miglioria in favore dei propri abbonati. 

Twitter ha comunicato una novità che piacerà certo ai creatori di contenuti, ma che potrebbe anche favorire la pirateria dei film, visto che ha aumentato i limiti per i video che possono essere caricato dagli abbonati a Blue. Come noto, sino a poco tempo fa gli abbonati potevano caricare video superiori ai 140 secondi concessi per gli utenti free: si arrivava a 60 minuti massimo di durata e a una dimensione di 2 GB mentre la risoluzione supportata era la Full HD.

Quest’ultima è rimasta uguale, ma ora il limite è stato portato a 2 ore di durata e a 8 GB di dimensione, ma solo se si caricano i video da iOS e web: nel caso di Android il limite è di 10 minuti. Per fortuna, per guardare i video con le nuove durate non occorrerà essere abbonati.

Meno interessante, ma forse più curiosa, è la seconda novità. Secondo Mashable, Twitter sta introducendo punti esclamativi ovunque. Il prompt che compare quando si compone un tweet, “Cosa sta succedendo?”, ora è diventato “Cosa sta succedendo?!“. Parallelamente è la richiesta di risposta è diventata “Twitta la tua risposta!“. Per ora le modifiche che portano i punti esclamativi sui prompt sono state notate, da qualche giorno, solo sulla versione web di Twitter e non lato mobile ove non è chiaro se e quando sbarcheranno.

Infine una “nota di costume“. Il portale Insider ha riportato i dettagli di una conversazione tenuta da Musk alle 4 di mattina con l’investitore Pablo Mendoza, che collabora con Musk nella reazione del nuovo Twitter 2.0: ebbene Musk avrebbe detto, in modo colorito, che non avrebbe mai pagato gli affitti per gli uffici di Twitter (visto che vuole rinegoziarli), definendo San Francisco, sede del quartier generale di Twitter, un “posto di m*rda” e il suo centro “un’apocalisse di zombi abbandonata“. 

 

 

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