Nei giorni scorsi, Twitter (come pure Facebook) ha pubblicato i dati della seconda trimestrale del 2019, andando ben oltre le previsioni degli analisti, con conseguente ottima reazione da parte della Borsa, al cui primo avvio successivo il titolo del canarino azzurro ha conosciuto un rialzo del 9%. Anche gli utenti aumentano, sebbene non tutti possano dirsi entusiasti della nuova interfaccia desktop di recente conio: in più, un ex collaboratore della piattaforma ha espresso una forte critica verso una componente base del microblog basato sull’attualità.
Jack Dorsey, co-fondatore e CEO, qualche giorno fa, ha reso noti i dati della seconda trimestrale del 2019, quindi da Aprile a Giugno, rivelando come i ricavi si siano attestati sugli 841 milioni di dollari, crescendo del 18% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno, andando ben oltre quanto previsto dagli analisti (829 milioni).
Anche la raccolta pubblicitaria, relativa ai formati ad oggi attivi (First View Ads, In-Stream Video Ads, Video Website Card) va a gonfie vele, essendo cresciuta globalmente del 21%, con un introito – nei 3 mesi attenzionati – di 727 milioni di dollari: ciò, considerando anche la crescita (del 14%) degli utenti attivi ogni dì, a 139 milioni, ha indotto il giovane CEO ha preannunciare nuovi investimenti, onde alimentare le discussioni online intorno agli eventi dell’attualità, dello sport e dell’intrattenimento, con nuovi accordi con la MLS e la NFL, con le emittenti ESPN, Univision Bleacher Report e Viacom, per le news di Time e Wall Street Journal, e con la gaming house Activision Blizzard.
Messi da parte i festeggiamenti del caso, Twitter ha dovuto confrontarsi con i primi utenti scontenti della nuova interfaccia desktop, ritenuta da alcuni una brutta riproposizione di quella mobile: ufficialmente, la piattaforma non consente di tornare indietro e, per questa ragione, il programmatore indipendente Zusor ha creato un’estensione per Chrome (“GoodTwitter”, scaricabile nel relativo plug-in store) che, modificando lo user agent nelle richieste del browser relative a Twitter, consente di caricare la vecchia interfaccia, col massimo rispetto della privacy dell’utente, del quale non vengono raccolte le informazioni personali.
Infine, hanno suscitato non poco clamore, oltreoceano, le dichiarazioni del programmatore Chris Wetherell, già inventore di Google Reader che, prima di fondare una propria start-up, nel 2009 lavorò per Twitter, progettando il pulsante del ReTweet. Secondo il developer, quando venne messa a disposizione degli utenti tale funzionalità, non si badò al potere moltiplicatore della stessa, ed al fatto che le persone avrebbero condiviso senza pensare troppo all’oggetto dello sharing, con la conseguente proliferazione anche di contenuti discutibili. Ciò, nell’intervista pubblicata da BuzzFeed, ha fatto sì che si sia chiaramente detto che quell’implementazione funzionale fu l’equivalente del dare un’arma carica in mano ad un bambino di 4 anni.