Twitter: novità su Spaces, etichette hacking, avviso anti offese e funzioni a pagamento

Il celebre microblog del canarino azzurro, intento a espandersi in nuovi settori, ha ripreso a testare gli Spaces, gli avvisi anti linguaggio offensivo, e ha cominciato ad applicare le etichette per il materiale "da compromissione": intanto, si studiano anche funzioni a pagamento.

Twitter: novità su Spaces, etichette hacking, avviso anti offese e funzioni a pagamento

Dopo aver considerato, a quanto pare senza nulla di fatto, l’acquisizione di ShareChat, una start-up indiana realizzatrice dell’anti TikTok Moj, Twitter, guardando in casa propria, ha incominciato a propagare alcune etichette a scopo trasparenza, a diffondere gli “Spaces”, a ritestare un avviso “prudenziale”, confermando il futuro arrivo di diverse funzionalità anche a pagamento.

Dopo le polemiche nate per aver bloccato temporaneamente un articolo del New York Post che riportava materiale trafugato dal portatile di Hunter Biden (figlio dell’attuale presidente USA), la piattaforma del canarino azzurro aveva promesso un diverso modo, ovvero mediante la segnalazione con apposite etichette, per gestire il materiale ottenuto in seguito alla compromissione di qualche sistema informatico. Come emerso a proposito di un post della rivista investigativa The Grayzone, riferito all’accordo del governo inglese con Reuters e BBC per contrastare l’influenza russa, adeguatamente etichettato con “il materiale potrebbe essere stato ottenuto tramite hacking“, sembra che la parola sia stata mantenuta, e che la piattaforma di Dorsey abbia effettivamente principiato ad applicare questo genere di etichette: inoltre, nel caso che un utente ricondivida un post etichettato in tal modo, si verrà avvertiti sull’eventualità che lo sharing riguardi materiale ottenuto via hacking e sarà chiesta conferma dell’intenzione di effettuare la condivisione.

A Maggio 2020, Twitter aveva cominciato a testare su iOS un avviso “di ripensamento” che compariva qualora si stesse per postare una risposta offensiva, o polemica, che invitava a riconsiderare la replica, offrendo comunque la possibilità di postare quello che si desiderava: l’esperimento, volto a ridurre i fenomeni di molestie online e di cyberbullismo, poi esteso ad Agosto sul web e Android, venne stoppato per i fraintendimenti nell’interpretare il tono dei commenti. Ora Twitter, annunciando miglioramenti nell’interpretare il linguaggio “potenzialmente dannoso”, come commenti d’odio, linguaggio forte, o insulti, oltre che più dati di contesto sul perché si possa esser stati soggetti a tale avviso preventivo, ha ripreso il test di questa funzione, su iOS, ove in alcuni casi appare un prompt che pone tre scelte (twitta, modifica, elimina), oltre alla facoltà di fornire un feedback nel caso si ritenga che l’avviso sia apparso per errore. 

Nelle ultime ore, anche in Italia si sono moltiplicate le segnalazioni che evidenziano la comparsa degli Spaces (in stile Clubhouse, ma con anche le Reazioni e la trascrizione del parlato in tempo reale), posti in bell’evidenza nella parte alta dell’interfaccia assieme ai Fleets: generati tramite il client iOS, entro Marzo dovrebbero arrivare anche su Android. Una conferma in tal senso proviene da Testing Catalog che ha scoperto come nella versione Alpha Android di Twitter (a patto d’essersi candidati alla prova via form “Spaces Feedback Community Sign-Up”) sia presente un modulo Intent capace di gestire gli url degli Spaces creati ad oggi tramite la versione iOS. 

Infine, nel corso dell’evento “Analyst Day” dedicato agli investitori, Twitter ha annunciato l’arrivo di funzionalità a pagamento. Tra queste, vi sarà l’abbonamento “Super Follow” che, al prezzo di 4.99 dollari al mese, come già avviene per Patreon o Twitch, permetterà di fregiarsi di un particolare badge da sostenitore e di accedere a diversi contenuti in esclusiva, e “Communities“, qualcosa di simile ai gruppi Facebook, per parlare con altre persone interessate a uno stesso dato argomento. 

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