Praticamente ogni giorno il vulcanico imprenditore Elon Musk riserva delle novità relative al suo tentativo di acquisire Twitter, all’insegna di un’operazione che, nelle scorse ore, ha conosciuto un nuovo e non del tutto atteso sviluppo.
In molti, nei giorni scorsi, si sono chiesti se Musk sarebbe andato sino in fondo: le sue sostanze sono, per la maggior parte, vincolate alle partecipazioni nelle sue aziende, e il fatturato del social, cresciuto del 22% rispetto al 2021, negli ultimi 3 mesi dello scorso anno è cresciuto sì, ma solo di 1,56 miliardi di dollari, rendendo poco giustificabile un’operazione che, nelle intenzioni iniziali del miliardario, avrebbe dovuto costare 43 miliardi di dollari. Oltretutto, già nel 2018 il CEO di Tesla aveva dichiarato di voler delistare un’azienda, la sua, salvo poi non farlo, con le conseguenze del venir multato e costretto per un certo tempo a dimettersi dalla sua carica presso l’azienda automobilistica.
A quanto pare, però, Elon Musk è riuscito nel suo intento di raccogliere i fondi, come trapelato negli scorsi giorni. L’imprenditore sudafricano ha infatti presentato una documentazione alla SEC americana, nella quale sostanzia l’origine dei fondi della sua proposta, con 21 miliardi di dollari derivanti dal suo patrimonio, e 25.5 miliardi di dollari forniti dalla banca d’investimento Morgan Stanley, metà dei quali ottenuti come prestito dando in garanzia le azioni detenute presso Tesla.
In sostanza, l’offerta di Elon Musk per comprare tutto Twitter è stata di fatto rialzata di 3 miliardi di dollari, e ora ammonta a 46.5 miliardi di dollari. Il CdA del social, che pur non pronunciandosi apertamente (potrebbe farlo il 28 Aprile in occasione del disvelamento dei dati della sua ultima trimestrale) aveva attivato una controdifesa anti scalate valevole per 1 anno, ha comunicato che, ricevuta la proposta aggiornata d’acquisto, che “fornisce informazioni aggiuntive rispetto alla proposta originale e nuove informazioni sul potenziale finanziamento“, la analizzerà in modo completo e attento esprimendo una valutazione che sia nell’interesse di azionisti e società.
Nel frattempo, Elon Musk guarda già avanti, sostenendo che qualora la sua offerta venisse accettata, una delle prime cose che farebbe sarebbe quella di lottare contro i bot di spam, facendo sì che ogni persona venisse autenticata.