Twitter: Musk minaccia di far saltare l’accordo di compravendita

Come un fulmine a ciel sereno arriva la missiva degli avvocati di Musk, con quale il CEO di Tesla ha annunciato di essere pronto a far saltare l'accordo per l'acquisto del social, non avendo ricevuto i dati richiesti in merito al numero esatto di account falsi

Twitter: Musk minaccia di far saltare l’accordo di compravendita

Il social network Twitter continua a procedere lungo un doppio binario, che prevede da una parte lo sviluppo di nuove funzioni e, dall’altro, il confrontarsi continuamente con Elon Musk sempre più perplesso in merito al portare a conclusione l’acquisto della piattaforma.

Da leaker Alessandro Paluzzi, esperto in reverse engineering, si apprende che il canarino azzurro sia al lavoro su un restyling dell’interfaccia utente relativa a come si presentano le conversazioni: parimenti, il noto microblog sarebbe anche impegnato nell’allestire un layout personalizzato col quale mostrare i tweet nelle notifiche. Ormai licenziati da qualche tempo Kayvon Beykpour, responsabile di prodotto, e  Bruce Falck, responsabile delle entrate, è probabile che le novità scoperte e molte altre in futuro saranno tra quelle finalizzate “sulla crescita degli utenti e sulla personalizzazione“, col proposito di avere il “maggiore impatto positivo sulla conversazione pubblica“, secondo i desiderata del nuovo responsabile a interim delle entrate e del prodotto, Jay Sullivan.

Intanto, anche l’affaire Elon Musk sembra essere giunto a un nuovo punto di sviluppo.. Quando il 14 Aprile l’imprenditore annunciò l’intenzione di comprare Twitter per 44 miliardi di dollari, venne chiesto il numero degli utenti falsi, di spam, e di utenti non reali presenti nella piattaforma, da quest’ultima stimati attorno al 5%, con lo scopo di stimare lo stato di salute dell’azienda che si apprestava ad acquistare. Di lì a poco arrivò una circostanziata risposta da parte del CEO, Parag Agrawal, che spiegò genericamente il processo di stima di questi account.

Non convinto, il 13 Maggio Musk annunciò la sospensione dell’accordo di compravendita in attesa di ricevere dati precisi sugli account falsi e, nelle scorse ore, a pronunciarsi sono stati gli avvocati di Musk: questi ultimi, dopo aver spiegato come il loro principale sia legittimato a chiedere tutti i dati necessari per “qualsiasi ragionevole scopo commerciale correlato alla conclusione della transazione“, hanno spiegato che Musk è insospettito del fatto che la piattaforma fatichi a fornirgli quanto richiesto, forse perché intimorita su quanto si potrebbe venire a scoprire. Dagli ultimi scambi formali intercorsi, si è desunto un intento ostruzionistico nei riguardi delle richieste di Musk che, di conseguenza, ritenendo il tutto come una violazione del termini dell’accordo sottoscritto, si riserva tutti i diritti d’intervento del caso, non esclusa la rescissione dell’accordo, all’insegna di quella che, per l’analista Dan Ives, sarebbe una strategia per uscire dall’accordo senza pagare la prevista penale di 1 miliardo di dollari.

Nei giorni scorsi, il decadimento del tempo di attesa previsto dall’HSR Act (per segnalare alla US Department of Justice Antitrust Division e alla Federal Trade Commission le grandi acquisizioni) aveva messo alle strette Musk consegnando la conclusione dell’accordo “alle restanti condizioni di chiusura consuete, inclusa l’approvazione da parte degli azionisti di Twitter e la ricezione delle approvazioni normative“.

 

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