Pochi giorni prima di inoltrare la propria domanda d’acquisto per 44 miliardi di dollari, Elon Musk, che si è detto certo di portare a termine l’accordo di acquisto entro venerdì, si era domandato se Twitter fosse ancora vivo, visto che la maggior parte degli account “Top” (es. Barak Obama, Cristiano Ronaldo, Rihanna, Katy Perry, Justin Bieber, etc) postava raramente e per lo più piccoli contenuti. Evidentemente, il miliardario sudafricano non era il solo a porsi questi dubbi.
Nelle scorse ore, l’agenzia stampa Reuters è riuscita a mettere le mani su un esclusivo documento interno del social, intitolato “Dove sono finiti i tweeter?“, che evidenzia come la piattaforma faccia molta fatica nel coinvolgere i suoi utenti più attivi (o twitteer pesanti, ovvero coloro che twittano più o meno 3 o 4 volte a settimana, collegandosi al social 6 o 7 giorni a settimana): costoro sono solo il 10% dell’utenza totale della piattaforma, eppure generano il 90% delle sue entrate totali.
Di conseguenza, la piattaforma ha analizzato il numero degli utenti più attivi di lingua inglese, importanti per Twitter visto che l’azienda guadagna più entrate pubblicitarie dal solo mercato USA che da tutti gli altri messi assieme (secondo l’analista Jasmine Eenberg della società di analisi di mercato Insider Intelligence), per appurare in che modo il numero di questi tweeter sia variato negli ultimi due anni e “comprendere meglio (sebbene la ricerca non porti a conclusioni) il calo degli utenti più attivi dell’azienda“.
Nel corso della ricerca, sono emerse anche delle tendenze “inquietanti“ tra gli utenti più attivi. che di certo potrebbero allarmare gli inserzionisti e rendere presso di loro meno interessante il ricorso a Twitter: in particolare, l’interesse verso quegli argomenti, come intrattenimento, sport e notizie, che avevano fatto parlare del social come di una piazza cittadina digitale, è scemato, mentre è cresciuto quello verso temi come le criptovalute e i contenuti “not safe for work”, tra cui quelli sessuali e p*rnografici (che, secondo slide interne del social, sono il 13% dei contenuti totali), dai quali i marchi. come visto di recente con Dyson, Forbes, e PBS Kids, che hanno sospeso le pubblicità su Twitter, si tengono alla larga.
Twitter, intervenuta in merito, confermato il traguardo dei 238 milioni di utenti mDAU nel secondo trimestre dell’anno, ha semplicemente ammesso che conduce “regolarmente ricerche su un’ampia varietà di tendenze, che si evolvono in base a ciò che sta accadendo nel mondo“. Infine, secondo quando ammesso a Bloomberg da persone a conoscenza del relativo dossier, nel corso di una videoconferenza con gli investitori bancari che si erano impegnati (per 13 miliardi di dollari) a finanziare la scala di Musk al canarino azzurro, l’imprenditore ha affermato che conta di chiudere l’accordo entro il prossimo 28 Ottobre.