Negli ultimi tempi, Twitter è stato particolarmente prodigo di migliorie, con il rilascio di importanti novità in pianta stabile (la feature per nascondere le risposte ai tweet e l’autenticazione bifattoriale senza necessità di fornire il numero telefonico): in più, è partito il test che, ad oggi, permette di programmare la pubblicazione dei propri interventi. Il miglioramento dell’esperienza utente sulla piattaforma di Jack Dorsey, però, passerà anche per una misura destinata a far discutere.
Il riferimento è ad una comunicazione che gli utenti della piattaforma hanno iniziato a ricevere nelle scorse ore, nella quale si spiega che, a far data dall’11 Dicembre prossimo, verranno eliminati in modo permanente tutti quegli account che siano risultati particolarmente inattivi negli ultimi 6 mesi. Il processo, graduale, principiato dalla data in oggetto, andrà avanti nei mesi a seguire.
Secondo quanto comunicato dall’azienda stessa, la decisione di addivenire a un tal provvedimento è motivata dalla necessità di fornire agli utenti informazioni più credibili e/o, ipso facto, aggiornate. Ciò presuppone, quindi, di defalcare quegli utenti che, dopo un certo periodo di attività, nel range temporale dell’ultimo semestre (prima dell’11 Dicembre), non siano stati più partecipativi.
L’inconveniente di quanto comunicato da Twitter, ovvero del repulisti in atto dall’11 Dicembre contro i profili inattivi, è che andrà a coinvolgere anche quegli utenti, poi deceduti, che in vita avevano pur condiviso diversi contenuti, ora suscettibili di essere cancellati una volta per tutte, a meno che – come spiegato dal team con sede a San Francisco – non venga predisposto un modo (sul quale comunque si sta ragionando) per commemorare questa fattispecie di utenti.
Salvare il proprio account, in ogni caso, è possibile, ma prevede che si vada oltre il semplice accesso con log-in al proprio account: in particolare, la soluzione risiede nel postare almeno un contenuto nel tempo che decorrerà da oggi sino all’11 Dicembre.