Il noto social network Twitter, ancora alle prese con le discussioni generate da alcuni suoi recenti provvedimenti, di recente ha cambiato, non si sa per quanto, il suo simbolo sul web, abbandonando l’iconico canarino azzurro.
Come noto, Elon Musk aveva promesso che dal 1° Aprile avrebbe rimosso la spunta di verifica dagli account che non si fossero abbonati a Blue. Il portale The Information riferisce che per la maggior parte dei casi ciò non è accaduto, e la piattaforma si è limitata a cambiare la descrizione degli account verificati, destando ulteriore caos, e reazioni.
L’esperto di social media Matt Navarra, che su Twitter ha circa 160mila follower, ha spiegato che “Twitter subirà un lento declino e le persone sono rimaste fedeli solo perché non ci sono alternative” mentre un ex vice presidente di Twitter, Nathan Hubbard. ha definito rischiosa la nuova politica di verifica di Twitter, anche in ragione del fatto che account noti come il giocatore di basket LeBron James e il quotidiano New York Times non pagheranno, perché “man mano che l’esperienza degrada (…) i creatori inizieranno a chiedersi perché dovrebbero contribuire con contenuti a una piattaforma e a un’azienda che li disprezzano“.
Addirittura, il social rivale indiano Koo (un clone quasi perfetto di Twitter), tramite il suo cofondatore Mayank Bidawatka, ha proclamato che concederà una spunta “gialla” di verifica, gratis a vita, a tutti gli account importanti (in pratica, cambiato colore, come era per Twitter un tempo) visto che tale segno di verifica è “un simbolo prestigioso che non può essere acquistato“.
Una novità che pure sta facendo discutere si è avuta dalla fine della serata di lunedì 3 Aprile quando sul web, ma non sull’app, l’icona simbolo del canarino azzurro, in alto a sinistra nell’interfaccia di Twitter, è stata sostituita da uno Shiba Inu, un cane di origine asiatica che, nella sua versione Doge Meme, è il simbolo della valuta virtuale Dogecoin che, nelle contrattazioni, è saluta da 8 a 11 cent, con una crescita del 30% in termini di valore. Il cambiamento, palesato anche nelle API di condivisione, ove per qualche istante appare il simpatico cagnone, potrebbe essere limitato temporalmente, e forse celare un investimento fatto da Musk proprio negli asset di questa criptovaluta a cui in passato si è più volte dimostrato legato (nel Gennaio 2022 Tesla, e poi nel Giugno dello stesso anno Space X, hanno accettato pagamenti in Dogecoin per alcuni prodotti.