Twitter, costantemente usato – ogni giorno – per conoscere quello che è il trend del momento e, ipso facto, per informarsi (e informare) sull’attualità più o meno vicina all’utente, si avvia a introdurre nuove contromisure per fronteggiare lo spam ed i bot, e prosegue i test (al pari di quanto in atto tramite lo spin-off Twttr) per rendere più semplice il seguire le discussioni.
Qualche giorno fa, l’attuale CEO (nonché co-fondatore) di Twitter, Jack Dorsey, ha inviato un documento all’equivalente americano della Consob (la Sec, Securities and Exchange Commission) nel quale rivelava che, dal 2015 al 2018, aveva rinunciato allo stipendio, bonus compresi, ottenendo una remunerazione simbolica di 1.40 dollari, corrispondenti a 140 centesimi (un cifra che, guarda caso, ricorda il numero iniziale dei caratteri di Twitter, poi passati a 280).
In ogni caso, Dorsey – impegnato anche nel rilasciare (come promesso) una nuova modalità scura per il client del suo microblog collettivo – non mancherà di che sostentarsi, dacché possiede 560 milioni di dollari in azioni di Twitter ed, entro i prossimi due anni, può far valere 2 milioni di stock option, per un totale di altri 60 milioni di dollari.
Più inerente all’utente comune, invece, riguarda la novità – in ottica antispam – da poco comunicata dal profilo Twitter Safety. Quest’ultimo ha reso noto che, ogni giorno, al posto degli attuali 1.000 (che rimarranno alla portata dei profili verificati), si potranno seguire al massimo 400 profili (con un taglio, quindi, del 60%): raggiunti i 5.000 profili seguiti, come in una sorta di stop&go, si dovrà attendere d’aver raggiunto un numero di follower proporzionato, per poter ricominciare a seguire altre persone.
Questo, per evitare il comportamento degli spammer, ovvero di quei profili che, seguendo (e poi dismettendo silenziosamente) grandi masse di utenti, creano delle immense reti sociali poi sfruttate per veicolare tonnellate di messaggi diretti spammatori: in più, sono stati aggiornati i tool che, messi a disposizione degli iscritti alla piattaforma, consentono loro di segnalare in modo intuitivo i profili falsi o latori di spam.
Sempre da Twitter arriva un’altra primizia, già parzialmente prospettata nelle scorse settimane, relativa al modo di chiarire il ruolo dei partecipanti ad una discussione che può ingenerarsi a seguito di un post: nello specifico, sembra che ciò avverrà attribuendo (automaticamente) le etichette di “autore”, “following” (seguito), e “menzionato”. La funzione in oggetto è attualmente in sperimentazione tramite il contributo di alcuni utenti, probabilmente sia della piattaforma Android che di quella iOS.