Patreon si trasforma: i “Quips” portano la piattaforma sempre più vicino a un social

Patreon introduce i “Quips”, brevi post pubblici simili a tweet, insieme a strumenti per collaborazioni tra creator e contenuti consigliati, segnando un’evoluzione verso un’esperienza più social senza compromettere i contenuti premium.

Patreon si trasforma: i “Quips” portano la piattaforma sempre più vicino a un social

Patreon, storica piattaforma di abbonamenti per creator, sta assumendo sempre più le sembianze di un vero e proprio social network. L’azienda ha annunciato l’introduzione dei “Quips”, brevi contenuti di testo, foto o video simili ai tweet, pensati per essere pubblici e commentabili da chiunque. Questa novità punta a dare ai creator uno spazio per mostrare anteprime gratuite del proprio lavoro, favorendo la scoperta da parte di nuovi sostenitori e stimolando l’interazione diretta con la community.

I Quips non sostituiscono i contenuti premium, riservati agli abbonati, ma rappresentano uno strumento strategico per ampliare il pubblico e generare interesse verso i contenuti a pagamento. Oltre ai Quips, Patreon sta sviluppando strumenti per facilitare collaborazioni tra creator, consentendo la pubblicazione di contenuti condivisi visibili alle rispettive fanbase, in modo simile a quanto già avviene su Instagram, YouTube o TikTok.

Il sistema di raccomandazioni sarà potenziato per suggerire nuovi creator affini a quelli già seguiti, con la possibilità per gli utenti più selettivi di concentrarsi esclusivamente sui propri autori preferiti. L’azienda ha anche annunciato future opzioni di controllo dei contenuti, come il pulsante “non interessato”, la possibilità di menzionare altri creator con “@” e una sezione dedicata ai contenuti salvati. Queste novità arrivano in un momento in cui Patreon sta consolidando la propria posizione come alternativa sicura e diretta rispetto ad altre piattaforme a pagamento, come Substack, recentemente criticata da diversi autori per il supporto tecnico limitato e la gestione dei contenuti.

Non a caso, negli ultimi mesi alcuni autori di Substack, tra cui la scrittrice Anne Helen Petersen con la sua popolare newsletter Culture Study, hanno deciso di migrare su Patreon, attratti dalla maggiore attenzione alla qualità dei contenuti e alla relazione diretta tra creatore e fan. I Quips e le altre funzioni social rappresentano un passo importante per Patreon, ma comportano anche sfide non trascurabili. Bilanciare il desiderio di rendere la piattaforma più interattiva con la necessità di preservare l’esperienza premium e sicura dei creator è fondamentale.

L’azienda ha già previsto una lista d’attesa per chi desidera accedere in anteprima alle nuove funzioni, segno di un rollout graduale e attentamente pianificato. Se implementate con equilibrio, queste novità potrebbero trasformare Patreon da semplice piattaforma di abbonamenti in un ecosistema sociale dinamico, capace di attrarre nuovi utenti e rafforzare le comunità esistenti.

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