Netflix: rischio denuncia per chi condivide la password, e nuova tecnologia in arrivo dal CES 2019

Netflix denuncerà gli utenti che condividono e vendono le proprie password con altri utenti per risparmiare sul costo dell'abbonamento mensile. Ecco come funziona il nuovo software.

Netflix: rischio denuncia per chi condivide la password, e nuova tecnologia in arrivo dal CES 2019

Netflix è la piattaforma più famosa al mondo per quello che riguarda lo streaming di serie TV e i film, eppure i continui tentativi di raggirare il sistema di pagamenti mettono in crisi anche un colosso quale è l’azienda californiana. Basta fare un giro sui principali social network per trovare facilmente dei gruppi in cui si creano account da 30 giorni sfruttando le prove gratuite, e condividendo le password con più utenti, si utilizza il servizio senza pagare niente. 

Ripetendo la creazione degli account ogni trenta giorni, si creano profili all’infinito senza sborsare un centesimo: anzi, spesso questi account vengono letteralmente venduti per qualche euro. Proprio al CES di quest’anno, che si è tenuto dall’8 all’ 11 gennaio, è stato presentato un software da parte di una società americana, che potrebbe non rendere felici i consumatori medi del servizio.

Neflix: arriva il software che blocca la condivisione delle password

Il programma funziona solamente con quegli utenti che condividono la password del proprio account per suddividere il canone mensile della piattaforma. Con questo modo, si ha accesso al servizio per intero dividendo la spesa con molte altre persone. Questa soluzione, però, avrà le ore contate. 

Il software basa il funzionamento sull’intelligenza artificiale, e individua automaticamente quando le password sono state condivise. La piattaforma, in questo caso Netflix, invierà un messaggio all’utente che lo avverte di passare al servizio premium, oppure può denunciare lo stesso per vendita illegale della propria password. 

L’azienda che ha inventato il programma, la Synamedia, ha dichiarato che: “La condivisione casuale delle credenziali sta diventando troppo costosa da ignorare. La nostra nuova soluzione offre agli operatori la possibilità di agire”. Secondo alcune statistiche, se questo metodo andasse avanti, entro il 2021 si avrebbero delle perdite economiche pari a 9.9 miliardi di dollari

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