Multata per 390 milioni di euro (210 per Facebook, 180 per Instagram) dalla Data Protection Commission irlandese per aver violato il GDPR, Meta si è lasciata alle spalle le brutte notizie annunciando diverse novità in ambito pubblicitario, ma anche per quanto riguarda la realtà virtuale e aumentata.
Come noto, la divisione Reality Labs di Meta continua a bruciare miliardi, con poca resa. Secondo The Verge, che riporta le dichiarazioni del capo dei Reality Labs nonché CTO di Meta, Andrew Bosworth, metà delle spese operative della sua divisione vanno alla realtà aumentata, anche se ci vorranno “anni di progressi per rendere i nostri dispositivi più sottili, leggeri, veloci e potenti, il tutto consumando molto meno energia della batteria e generando molto meno calore“. In precedenza, The Information aveva ipotizzato che gli occhiali AR di Meta, il cui primo modello sarà solo per sviluppatori, potrebbe essere affiancato da dispositivi accessori: in tal senso Menlo Park starebbe testando un device simile a un telefono per “inviare comandi agli occhiali o per accedere a più potenza di calcolo per loro“.
Sempre in merito allo sviluppo di questi occhiali, di recente Meta ha ammesso a TechCrunch di star acquistando la società olandese Luxexcel che, fondata nel 2009 e focalizzata sulla produzione di lenti stampate in 3D, da qualche tempo si è impegnata nel realizzare lenti che integrino tecnologie come le pellicole olografiche o i display LCD. Quella in questione sarebbe la prosecuzione di una collaborazione già iniziata in occasione del Project Aria, sempre afferente alla realtà aumentata.
Sempre da Meta è arrivata la comunicazione, via post e mail ai diretti interessati, secondo cui sino al 2024 continuerà a diramare correzioni e patch di sicurezza per il suo primo visore VR, Quest (rilasciato dall’allora Oculus nel 2018), ma che dal 2024 ne interromperà il supporto. Ciò farà sì che lo stesso potrà ancora essere usato, ma con limitazioni funzionali che inficeranno l’esperienza, posto che dal 5 Marzo non si potrà più accedere a Meta Horizon Home (visitando le altrui case virtuali o facendo visitare la propria) e considerando che non si potranno più creare o partecipare ai party.
In Horizon Worlds arrivano poi nuove funzioni. In ottica trasparenza si riceverà un avviso che spiega cosa si sia fatto, in caso di violazioni delle policy della piattaforma, mentre nelle impostazioni la sezione stato dell’account permetterà di vedere l’elenco delle proprie violazioni. In ottica antispam arriva invece la funzione “poll-to-remove” che permette di chiedere anonimamente a un gruppo durante un evento se una persona vada rimossa “a causa di un comportamento indesiderato“.
Dopo aver annunciato un nuovo sistema pubblicitario volto a ovviare alle accuse di aver favorito la discriminazione abitativa negli USA, Meta ha ufficializzato alcune misure pubblicitarie a tutela degli adolescenti, valide per Facebook e Instagram. Dal prossimo mese non sarà più possibile inviare pubblicità agli adolescenti mirata in base al sesso: chi abbia meno di 18 anni non riceverà pubblicità personalizzata in base alla sua attività in-app, ma solo in base a età e localizzazione. Inoltre, sempre i minori di 18 anni avranno “nuove possibilità di scelta su quali annunci visualizzare e perché“.